Candace Cable | |||||||||
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Nazionalità | Stati Uniti | ||||||||
Sci alpino paralimpico | |||||||||
Specialità | Discesa libera, slalom speciale, slalom gigante, combinata, supergigante | ||||||||
Categoria | LW10-11 | ||||||||
Palmarès | |||||||||
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Atletica leggera paralimpica | |||||||||
Specialità | Velocità, mezzofondo, maratona | ||||||||
Categoria | TW3–4 | ||||||||
Palmarès | |||||||||
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Candace Cable-Brookes (Glendale, 15 luglio 1954) è un'ex sciatrice alpina ed ex atleta paralimpica statunitense,[1] vincitrice di dodici medaglie ai Giochi paralimpici estivi e invernali, nello sci alpino e nell'atletica leggera.
È stata la prima donna a vincere una medaglia sia ai Giochi paralimpici estivi che a quelli invernali.[2] Cable è stata anche sei volte vincitrice della maratona di Boston, divisione femminile su sedia a rotelle[3] e vincitrice delle prime quattro maratone di Los Angeles[4]
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nata a Glendale, in California,[1] dopo il liceo si è trasferita a South Lake Tahoe/Truckee,[3][5] mentendo sulla sua età per trovare lavoro in un casinò. È stata ferita in un incidente d'auto al Kingsbury Grade nel 1975 all'età di 21 anni. In seguito all'incidente è diventata dipendente dall'eroina. All'epoca disse:
«A person in a wheelchair is not supposed to have fun or be happy. I'm both. Besides, I get the best parking spaces at shopping centers, and I don't have to wait in line at the movies.»
«Una persona su una sedia a rotelle non dovrebbe divertirsi o essere felice. Io sono entrambe. Inoltre, ho i migliori parcheggi nei centri commerciali e non devo fare la fila al cinema.»
Si è riabilitata dalla droga nel 1978.[6] Ha conosciuto gli sport in carrozzina mentre frequentava l'Università statale della California, a Long Beach[2], provando a nuotare prima di scoprire che le corse in sedia a rotelle le avrebbero permesso di allenarsi con amici normodotati.
«We're all only non-disabled temporarily. Sooner or later everyone's body breaks down. That puts me ahead of the game because I already know how to live outside of the old order.»
«Siamo tutti non disabili solo temporaneamente. Prima o poi il corpo di tutti si rompe. Questo mi mette in vantaggio perché so già come vivere al di fuori del vecchio ordine.»
Carriera
[modifica | modifica wikitesto]Dopo quattro mesi di allenamenti, Cable ha partecipato ai primi Giochi mondiali per disabili del 1980, alle Olimpiadi estive del 1984 nelle corse in sedia a rotelle come evento "espositivo", nonché ai Giochi paralimpici estivi del 1984, 1988, 1992 e 1996 e anche a cinque Paralimpiadi invernali (Albertville 1992, Lillehammer 1994, Nagano 1998, Salt Lake City 2002 e Torino 2006). Cable ha vinto dodici medaglie paralimpiche di cui otto medaglie d'oro. È stata la prima donna a vincere medaglie sia ai Giochi paralimpici estivi che a quelli invernali.[2]
Maratone
[modifica | modifica wikitesto]Nelle edizioni 1981-82 e 1985-88, Cable ha vinto la maratona di Boston, oltre alle prime quattro maratone di Los Angeles nella divisione sedia a rotelle: nel 1986 (con un tempo di 2:23:10), 1987 (in 2:05:45), 1988 (tempo 2:19:38) e 1989 (in 2:07:03); per un totale di 84 maratone vinte durante la sua carriera agonistica.[4]
Organizzazione Los Angeles 2028
[modifica | modifica wikitesto]Nel 2016 Cable è stata nominata componente del Consiglio di Los Angeles 2028, il comitato organizzatore delle Olimpiadi e delle Paralimpiadi del 2028.[4]
Premi e riconoscimenti
[modifica | modifica wikitesto]- International Sports Hall Of Fame (2014)[7]
Palmarès
[modifica | modifica wikitesto]Atletica leggera
[modifica | modifica wikitesto]- Giochi paralimpici
- 9 medaglie:
- 8 ori (200 m e 400 m a Arnhem 1980; 800 m, 1,5 km, staffetta 4×200 m, staffetta 4×400 m e maratona a Seul 1988; staffetta 4×100 m TW3–4 a Barcellona 1992)
- 1 argento (staffetta 4×60 m a Arnhem 1980)
Sci alpino
[modifica | modifica wikitesto]- Giochi paralimpici
- 3 medaglie:
- 1 argento (slalom speciale a Tignes 1992)
- 2 bronzi (discesa libera LW10-11 e slalom gigante LW10-11 a Tignes 1992)
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d (EN) Hall Of Fame. Candace Cable, su usopm.org. URL consultato il 24 febbraio 2022.
- ^ a b c (EN) Athlete spotlight – Candace Cable, su globalsportsdevelopment.org. URL consultato il 7 settembre 2017 (archiviato dall'url originale l'8 settembre 2017).
- ^ a b (EN) Roth, Erin, A new life: Since losing the use of her legs, Candace Cable has taken her life in a new direction, su sierrasun.com, 19 dicembre 2001 (archiviato dall'url originale l'8 settembre 2017).
- ^ a b c (EN) Candace Cable, su olympedia.org. URL consultato il 31 agosto 2022.
- ^ (EN) Tim Hauserman, Advocating for change· Candace Cable, su thetahoeweekly.com, 26 agosto 2015. URL consultato il 31 agosto 2022.
- ^ Deirdre Donahue, Wheelchair Racers Jim Knaub and Candace Cable Are on a Roll as They Push Toward Their Olympic Debut, in People, 25 giugno 1984. URL consultato l'8 settembre 2017 (archiviato dall'url originale il 24 febbraio 2022).
- ^ (EN) 2014 Inductees Announced for the International Sports Hall of Fame, su renotahoewintergames.org, 23 luglio 2015. URL consultato il 31 agosto 2022.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Candace Cable, su paralympic.org, Comitato Paralimpico Internazionale.
- (EN) Candace Cable, su Olympedia.