Campo di aviazione di Villaverla aviosuperficie | |
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Codice IATA | nessuno |
Codice ICAO | nessuno |
Descrizione | |
Tipo | militare |
Stato | Italia |
Città | Villaverla |
Posizione | Villaverla |
Costruzione | 1915 |
Reparti | 12ª Squadriglia da ricognizione e combattimento poi 32ª Squadriglia Regio Esercito (1915-1918) |
Coordinate | 45°39′18″N 11°30′08″E |
Mappa di localizzazione | |
Il campo di aviazione di Villaverla fu un aeroporto della provincia di Vicenza della prima guerra mondiale.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Al termine dell’estate 1915 il Regio Esercito allestisce un campo di aviazione ai piedi dell’altopiano di Asiago, in un ampio appezzamento appena fuori dal paese di Villaverla, delimitato a sud dalla roggia Verlata, ad ovest dalla strada che collegava Villaverla a Thiene ed a est dalla Villa Cà Ghellina.
Dal 12 dicembre 1915 arriva la 12ª Squadriglia da ricognizione e combattimento[1] che il 15 aprile 1916 diventa 32ª Squadriglia che resta fino al 4 luglio 1917,[2] dal 7 aprile 1916 la 10ª Squadriglia da ricognizione e combattimento[3] che il 15 aprile diventa 27ª Squadriglia che resta fino al 15 agosto[4], dal 24 aprile 1916 la 28ª Squadriglia fino al 30 luglio[5], dal 25 maggio 1916 la 71ª Squadriglia caccia fino al 23 novembre 1917[6] e dall'11 luglio 1916 la 46ª Squadriglia fino al 1º settembre[7]. Dal 10 aprile 1917 arriva il IX Gruppo (poi 9º Gruppo Caccia) fino alla fine della guerra[8], dal 28 aprile 1917 la 112ª Squadriglia fino al 20 luglio[9], dal 23 maggio 1917 la Escadrille Espinasse fino agli inizi del luglio successivo, dal 31 luglio 1917 la 50ª Squadriglia fino al 25 ottobre[10], nell'agosto 1917 la 1ª Sezione insieme alla 3ª Sezione della 113ª Squadriglia[11] che il 28 agosto entra nella 115ª Squadriglia fino all'8 dicembre[12] e dal 19 settembre 1917 arriva la 1ª Sezione, dal 27 settembre la 2ª Sezione e il 1º ottobre la 3^ della 61ª Squadriglia fino al 15 novembre[13]. Nel marzo del 1918 Villaverla fu sede del No. 34 Squadron RAF del Royal Flying Corps poi Royal Air Force inglese a cui si aggiunse una sezione «Z» di Bristol F.2 Fighter della No. 139 Squadron RAF, al comando di William George Barker.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Gentilli-Varriale, pp. 66-67.
- ^ Gentilli-Varriale, pp. 174-177.
- ^ Gentilli-Varriale, pp. 63-64.
- ^ Gentilli-Varriale, pp. 157-161.
- ^ Gentilli-Varriale, pp. 161-165.
- ^ Gentilli-Varriale, pp. 231-237.
- ^ Gentilli-Varriale, pp. 206-209.
- ^ Gentilli-Varriale, pp. 43-44.
- ^ Gentilli-Varriale, pp. 310-314.
- ^ Gentilli-Varriale, pp. 216-217.
- ^ Gentilli-Varriale, pp. 314-317.
- ^ Gentilli-Varriale, pp. 320-323.
- ^ Gentilli-Varriale, pp. 220-222.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Roberto Gentilli e Paolo Varriale, I Reparti dell'aviazione italiana nella Grande Guerra, AM Ufficio Storico, 1999.