Campionato italiano 1901 | |
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Competizione | Campionato italiano maschile di pallanuoto |
Sport | Pallanuoto |
Edizione | I (non riconosciuta) |
Date | 1º settembre 1901 |
Luogo | Tivoli |
Partecipanti | 1 |
Risultati | |
Vincitore | Rari Nantes Roma (1º titolo) |
La formazione della Rari Nantes Roma vincitrice del torneo | |
Cronologia della competizione | |
Il campionato italiano 1901 è stata la 1ª edizione del campionato italiano maschile di pallanuoto, ma non viene ufficialmente riconosciuto dalla Federazione Italiana Nuoto. Il torneo, organizzato dalla Federazione Italiana di Nuoto Rari Nantes, fu giocato alle Acque Albule di Tivoli e fu vinto dalla Rari Nantes Roma per mancanza di avversari. L'evento, pur non essendo segnato da nessuna partita di pallanuoto, segnò l'inizio della diffusione dello sport in Italia, comparendo sui giornali sportivi in tutta la penisola. Tribuna Sport il giorno stesso scrisse:
«S’iscrisse una sola squadra composta dai seguenti 7 giocatori dilettanti: Raffaele Montaboldi (capitano), Vincenzo Altieri, Roberto Basilici, Enrico Venier, Edoardo Tani, Umberto Patti e Francesco E. Cima (portiere), tutti appartenenti alla RN Roma. In mancanza di competitori, come d’uso, la vittoria nel campionato e la coppa d’onore offerta dalla Tribuna, vennero dalla giuria aggiudicate all’unica suddetta squadra presentatasi in lizza e ciascuno dei componenti di essa venne premiato con medaglia d'argento»
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Antefatti
[modifica | modifica wikitesto]Tra la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento Roma, e più in generale il Lazio, ricoprirono un ruolo fondamentale nello sviluppo delle attività natatorie in Italia; nella Capitale viene fondata nel 1899 da Romano Guerra la prima società esclusivamente natatoria, la Società Romana di Nuoto, seguita nel 1901 dalla Rari Nantes Roma di Achille Santoni. Teatro principale delle prime manifestazioni natatorie fu il Tevere, che ospitava le sedi delle prime società romane. Nello stesso periodo prende piede anche lo stabilimento delle Acque Albule di Tivoli, a pochi chilometri da Roma, che dopo la riapertura nel 1879 diventa la prima piscina con accezione moderna.[1] Il 23 giugno 1900 Roma ebbe il primo contatto con la pallanuoto quando si disputò al laghetto di Villa Borghese una partita dimostrativa; l'evento venne annunciato da Il Messaggero, che il giorno stesso scrisse:
«Per graziosa concessione avuta dal municipio del laghetto di Villa Borghese, si è riuscito ad introdurre a Roma il gioco della pallanuoto. Oggi a mezzogiorno avrà luogo la prova generale e, data la sicura riuscita dell’esperimento, domenica 24 alle 17.30 incominceranno le gare che in seguito saranno tenute due volte alla settimana.»
Così prese il via il nuovo sport nell'ambiente capitolino, che successivamente si spostò dal laghetto di Villa Borghese alle piscine delle Acque Albule dove si giocava due volte alla settimana.[1]
Classifica
[modifica | modifica wikitesto]Pos. | Squadra | Pt | G | V | N | P | GF | GS | DR | |
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1. | Rari Nantes Roma | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0 |
Verdetti
[modifica | modifica wikitesto]Squadra campione
[modifica | modifica wikitesto]Titolari | |
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Francesco Cima | |
Raffaele Montaboldi | |
Vincenzo Altieri | |
Roberto Basilici | |
Enrico Venier | |
Edoardo Tani | |
Umberto Patti |
Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Massimo Franchi e Barbara Liverzani, Sulla cresta dell'onda. Personaggi del nuoto femminile alla vigilia dei mondiali 2009, Riccardo Viola Editore, 2009, ISBN 9788890170751.