Campagna di Francia, 1814 | |
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Autore | Ernest Meissonier |
Data | 1864 |
Tecnica | olio su tavola |
Dimensioni | 51,5×76,5 cm |
Ubicazione | Museo d'Orsay, Parigi |
Campagna di Francia, 1814 (Campagne de France, 1814), anche noto come La campagna di Francia[1] (La Campagne de France), è un quadro dipinto da Ernest Meissonier tra il 1860 e il 1864. Facente parte delle opere del suo ciclo napoleonico, con 1807, Friedland e La mattina di Castiglione (incompiuta), l'opera ritrae Napoleone I e il suo stato maggiore durante la campagna di Francia del 1814. Ritenuta l'opera più celebre di Meissonnier, la sua vendita nel 1890 raggiunse un prezzo da primato per un dipinto di un artista contemporaneo.[2] Il quadro fa parte delle collezioni del museo d'Orsay.[3]
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Esposto al Salone del 1864, il dipinto venne acquistato nel 1866 dal banchiere Gustave Delahante per 85.000 franchi. Nel 1890 Delahante lo diede a un mercante anonimo (noto dalle sue iniziali M. B.) per 500.000 franchi, che a sua volta rivendette il quadro ad Alfred Chauchard per 850.000 franchi, allora il prezzo più alto per una tela di un artista vivente.[2] Lasciato in eredità da Chauchard al museo del Louvre, entrò nelle collezioni nel 1909, e nel 1986 venne assegnato al museo d'Orsay.
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]«1814. Cielo triste, suolo devastato. Non è la ritirata di Russia, ma la campagna di Francia. I volti abbattuti, irritati, esprimono lo scoramento, lo smarrimento, il tradimento, forse. Napoleone cammina lentamente, il corpo accasciato, ma lo sguardo dritto: tutto potrà risorgere, se coloro che lo seguono condividono la sua fede.»
Napoleone e il suo stato maggiore sono rappresentati nella campagna sciampagnese innevata e fangosa. Oltre all'imperatore, si riconoscono il maresciallo Ney, Berthier, Drouot, Flahaut e Gourgaud.[4]
Il dipinto è abbastanza piccolo per un soggetto militare. Charles Blanc disse che Meissonier "dipingeva grandemente nel piccolo".[3] In effetti, l'artista vi rappresentò anche i dettagli più piccoli come quelli della barba di Napoleone o le vene delle gambe dei cavalli.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Francesco Ducuing, L'esposizione universale del 1867 illustrata pubblicazione internazionale autorizzata dalla commissione imperiale dell'esposizione: Dalla 81. alla 120. dispensa, Sonzogno, 1867, p. 909. URL consultato il 21 giugno 2024.
- ^ a b Durey 1993, p. 200.
- ^ a b Campagne de France, 1814 - Ernest Meissonier | Musée d'Orsay, su www.musee-orsay.fr. URL consultato il 21 giugno 2024.
- ^ (FR) Dimitri Casali e David Chanteranne, Napoléon par les peintres, éditions du Seuil, 2009, pp. 188-191.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (FR) Philippe Durey (dir), Ernest Meissonier: Retrospective, Paris, RMN, 1993.
- Octave Gréard, Gian-Luigi-Ernesto Meissonier: ricordi e colloqui preceduti da uno studio sulla vita e sulle opere, dettata da M.O. Gréard; riduzione iltaliana con un articolo aggiuntivo di Arturo Colautti sulla pittura militar, Tip. del Corriere della sera, 1898, pp. 43-44. URL consultato il 21 giugno 2024.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su La campagna di Francia