Camillo Fenili | |||||||||||||||||||||||||
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Nazionalità | Italia | ||||||||||||||||||||||||
Calcio | |||||||||||||||||||||||||
Ruolo | Attaccante | ||||||||||||||||||||||||
Termine carriera | 1935 | ||||||||||||||||||||||||
Carriera | |||||||||||||||||||||||||
Giovanili | |||||||||||||||||||||||||
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Squadre di club1 | |||||||||||||||||||||||||
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1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato. Il simbolo → indica un trasferimento in prestito. | |||||||||||||||||||||||||
Camillo Fenili (Bergamo, 11 novembre 1904 – Seriate, 17 marzo 1973) è stato un calciatore italiano, di ruolo attaccante.
Caratteristiche tecniche
[modifica | modifica wikitesto]Era un'ala, utilizzata su entrambe le fasce. Aveva nel passaggio preciso e nella velocità nel saltare l'avversario le sue doti migliori[1].
Carriera
[modifica | modifica wikitesto]Primi anni
[modifica | modifica wikitesto]A 16 anni non ancora compiuti debutta il 24 ottobre 1920[2] in prima squadra con l'Atalanta, da cui passa alla Juventus; con i bianconeri debutta in Serie A e vince uno scudetto nel 1925-1926, mentre nella successiva stagione non riesce a trovare spazio. Passa quindi alla Lazio e poi al Napoli.
Napoli
[modifica | modifica wikitesto]Ingaggiato per far parte della rosa dell'ultimo campionato di Divisione Nazionale, con l'obiettivo di qualificarsi per il successivo primo campionato di Serie A, con i suoi compagni di squadra riesce a raggiungere il traguardo[3], giocando come titolare 28 partite (durante la quale segnerà 4 reti) sulle 30 della stagione regolare, più lo spareggio di Milano del 23 giugno 1929[4]. L'anno seguente è confermato in squadra per la rosa di quel campionato 1929-1930, nel primo campionato di Serie A della storia, terminato dalla squadra al quinto posto, miglior piazzamento sino ad allora[5]; gioca la prima partita dei partenopei nel nuovo campionato, la sconfitta di Torino dell'ottobre 1929[5], una partita in cui, come scrisse Vittorio Pozzo nel suo resoconto su "La Stampa", tutta la squadra partenopea, dopo quella partita, non poteva più essere sottovalutata[6]. A fine stagione le sue presenze sono 23, con una rete segnata[7], suo ultimo anno da titolare in Campania; l'anno successivo giocherà infatti solo nella vittoria casalinga contro il Livorno del 26 ottobre 1930, gara in cui gli azzurri s'imposero sui toscani per 2-0[3].
Ultimi anni
[modifica | modifica wikitesto]Torna nella stagione 1931-1932 alla Juventus, che alla fine del campionato sarà per la quarta volta nella sua storia Campione d'Italia e semifinalista di Coppa dell'Europa Centrale, senza che lui abbia giocato in campionato. Durante questa stagione effettua inoltre il servizio militare a Torino[1]. Passa quindi al Cosenza, dove raggiunge gli compagni di squadra al Napoli Di Martino e Biagio Zoccola.
Conclude la carriera con un'ultima stagione all'Atalanta, prima di partire militare per la Guerra d'Etiopia.
Palmarès
[modifica | modifica wikitesto]Club
[modifica | modifica wikitesto]Competizioni nazionali
[modifica | modifica wikitesto]- Atalanta: 1922-1923
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Elio Corbani e Pietro Serina, op. cit. p. 320
- ^ Elio Corbani e Pietro Serina, p.320.
- ^ a b Carratelli, p.38.
- ^ Carratelli, p.39.
- ^ a b Carratelli, p.42.
- ^ La Stampa, 7 ottobre 1929, pagina 2 archiviolastampa.it
- ^ Carratelli, p.43.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Mimmo Carratelli, La grande Storia del Napoli, Gianni Marchesini Editore, ISBN 978-88-88225-19-7.
- Elio Corbani, Pietro Serina, Cent'anni di Atalanta - Vol 2, Bergamo, Sesaab, 2007, ISBN 978-88-903088-0-2.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Camillo Fenili
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (DE, EN, IT) Camillo Fenili, su Transfermarkt, Transfermarkt GmbH & Co. KG.
- Dario Marchetti (a cura di), Camillo Fenili, su Enciclopediadelcalcio.it (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2011).
- Statistiche su Myjuve.it, su myjuve.it.