Café Seerose | |
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Localizzazione | |
Stato | Germania |
Land | Brandeburgo |
Località | Potsdam |
Indirizzo | Breite Straße 26 |
Coordinate | 52°23′44.97″N 13°02′46.59″E |
Informazioni generali | |
Condizioni | In uso |
Costruzione | 1983 |
Stile | moderno |
Piani | 2 |
Realizzazione | |
Architetto | Dieter Athing |
Ingegnere | Ulrich Müther |
Costruttore | VEB Stadtbau Potsdam |
Il Café Seerose (letteralmente: "Caffè Ninfea") è un edificio ad uso di caffè della città tedesca di Potsdam.
A motivo della particolarità strutturale della copertura, progettata dall'ingegnere Ulrich Müther, è posto sotto tutela monumentale (Denkmalschutz).[1]
Storia
[modifica | modifica wikitesto]L'edificio venne costruito nel 1983 come parte del nuovo complesso residenziale di Wilhelm-Kulz-Straße, progettato dall'architetto Dieter Athing per conto dell'impresa edilizia VEB Stadtbau Potsdam.[2][3]
La struttura della copertura venne disegnata dall'ingegnere Ulrich Müther, uno dei pochi professionisti tedesco-orientali ad avere raggiunto notorietà internazionale, specializzato in costruzioni di questo genere.[2][3]
Nel 2006, alla scadenza del contratto d'affitto dell'esercizio commerciale, il precario stato di conservazione dell'edificio ne fece temere l'abbattimento, analogamente a quanto avvenuto nel 2000 per il ristorante Ahornblatt di Berlino, anch'esso progettato da Müther e distrutto nonostante fosse tutelato.[4]
Dopo alcuni anni di incertezze, il Seerose venne infine restaurato dal 2013 al 2014; riaperto, ospita oggi il caffè Sandbar.[4]
Caratteristiche
[modifica | modifica wikitesto]L'edificio, posto sulla riva della Havel, conta un solo piano ed ha pianta ottagonale. L'interno è diviso esattamente a metà: la parte meridionale, affacciata verso il fiume, ospita la sala per gli avventori, in origine per circa 100 posti; la parte settentrionale, rivolta verso la città, ospita i locali tecnici e di servizio.[5]
La copertura, ispirata alle opere del messicano Félix Candela e in particolare al ristorante "Los Malantiales" di Xochimilco,[2][3] si basa su una struttura in cemento armato a paraboloidi iperbolici molto sottili (dai 6 ai 10 centimetri).[5] A causa della vicinanza al fiume Havel, le fondamenta dell'edificio poggiano su 104 pali in cemento armato che stabilizzano il terreno.[5]
La forma del piccolo edificio si trova in forte contrasto con i grandi edifici residenziali prefabbricati che lo contornano, e instaura un dialogo architettonico con la "moschea" neomoresca sita poco distante sulla stessa riva del fiume.[5]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (DE) Café Seerose (XML), su ns.gis-bldam-brandenburg.de.
- ^ a b c Elmenhorst (2006), p. 101.
- ^ a b c Schreiber e Klusemann (2016), p. 227.
- ^ a b Schreiber e Klusemann (2016), p. 231.
- ^ a b c d Schreiber e Klusemann (2016), p. 230.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]Fonti
[modifica | modifica wikitesto]- (DE) Lucas Elmenhorst, Seerose, in Architekturführer Potsdam, Berlino, Reimer, 2006, p. 101, ISBN 978-3-496-01325-9.
- (DE) Katharina Schreiber e Christian Klusemann, Café Seerose, in Christian Klusemann (a cura di), Das andere Potsdam. DDR-Architekturführer. 26 Bauten und Ensembles aus den Jahren 1949 – 1990, Berlino, Vergangeheits-Verlag, 2016, pp. 227-233, ISBN 978-3-86408-200-9.
Testi di approfondimento
[modifica | modifica wikitesto]- (DE) Dieter Ahting, Café „Seerose“ in Potsdam, in Architektur der DDR, n. 9, Berlino (Est), VEB Verlag für Bauwesen, 1986, pp. 552-553, ISSN 0323-3413 .
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sul Café Seerose