Vengono comunemente chiamate caccole quella categoria di secrezioni di consistenza da solida a liquida, generalmente di piccole dimensioni, prodotte dalle membrane di rivestimento delle cavità craniali in comunicazione con l'esterno. Le caccole possono fuoriuscire dal naso[1] o dagli occhi[1] (secrezioni lacrimali essiccate, dette comunemente "cispe"[1]) e la loro consistenza può variare in funzione del grado di idratazione, può essere collosa o a volte friabile.
Origine delle caccole
[modifica | modifica wikitesto]Il muco prodotto dalla mucosa nasale, che è composto di proteine glicosilate e di sali disciolti in acqua e che negli individui sani ha lo scopo di liberare tale via respiratoria dagli agenti estranei, viene trasportato verso le narici dalle ciglia. A causa dell'aerazione del condotto, nonché in riferimento all'umidità dell'ambiente, il muco perde gran parte dell'acqua di cui è costituito e di conseguenza si formano le note crosticine friabili e/o filamentose.
La transizione da muco a caccola ha un confine incerto[non chiaro]. Simile è il discorso per le caccole degli occhi: vi è sempre un muco che poi rapprende lasciando infine la caccola. A volte si possono conglomerare con polveri di vario tipo presenti nell'aria respirata; è infatti questa la funzione precipua del muco: liberare dagli inquinanti le cavità nasali.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c Vocabolario Treccani, "Caccola", su treccani.it. URL consultato il 19 luglio 2014 (archiviato il 28 luglio 2014).