In archeogenetica, con cacciatore-raccoglitore occidentale o cacciatore-raccoglitore dell'Europa occidentale si identifica una distinta componente ancestrale che rappresenta la discendenza dai cacciatori-raccoglitori mesolitici dell'Europa occidentale, meridionale e centrale. Il termine è spesso abbreviato in inglese come WHG (western hunter-gatherer). Durante il Mesolitico, questo gruppo abitava un'area che si estendeva dalle isole britanniche a ovest ai Carpazi a est.[1] In uno studio genetico pubblicato su Nature nel marzo 2023, gli autori descrivono gli antenati dei WHG come popolazioni associate alla cultura epigravettiana, che in gran parte sostituirono le popolazioni associate alla cultura magdaleniana circa 14.000 anni fa[2].
Insieme ai cacciatori-raccoglitori scandinavi (SHG) e ai cacciatori-raccoglitori orientali (EHG), i WHG costituivano uno dei tre principali gruppi genetici nel periodo postglaciale del primo Olocene europeo. Il confine tra WHG e EHG correva all'incirca dal basso Danubio, verso nord lungo le foreste occidentali del Dnepr verso il Mar Baltico occidentale[1].
Gli SHG erano a loro volta una mescolanza omogenea di WHG ed EHG. Una volta ampiamente dispersi in tutta Europa, i WHG furono in gran parte rimpiazzati dalle successive espansioni dei primi agricoltori europei (EEF) durante il primo Neolitico, ma conobbero una rinascita guidata dagli uomini durante il Neolitico medio. Durante il tardo Neolitico e la prima età del bronzo, i pastori delle steppe occidentali (WSH) provenienti dalle steppe pontico-caspiche intrapresero una massiccia espansione, che rimpiazzò ulteriormente i WHG. Tra le popolazioni moderne, l'ascendenza WHG è più comune tra le popolazioni del Baltico orientale.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b David Anthony, p.28.
- ^ Posth, C., Yu, H., Ghalichi, A., Palaeogenomics of Upper Palaeolithic to Neolithic European hunter-gatherers, in Nature, vol. 615, 2 March 2023, 2023, pp. 117–126, Bibcode:2023Natur.615..117P, DOI:10.1038/s41586-023-05726-0, PMC 9977688, PMID 36859578.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- David W. Anthony, Ancient DNA, Mating Networks, and the Anatolian Split, in Serangeli e Thomas Olander (a cura di), Dispersals and Diversification: Linguistic and Archaeological Perspectives on the Early Stages of Indo-European, BRILL, 2019b, pp. 21–54, ISBN 978-9004416192.
Voci correlate
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