CHXR 73 | |
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Immagine di CHXR 73 e della sua compagna CHXR 73 b | |
Classificazione | stella doppia |
Classe spettrale | A: M3[1] B: M9[2] |
Distanza dal Sole | 550 anni luce[3] |
Costellazione | Camaleonte |
Coordinate | |
(all'epoca J2000.0) | |
Ascensione retta | 11h 06m 29,3s[1] |
Declinazione | -77° 37′ 34″[1] |
Lat. galattica | -15,9218°[1] |
Long. galattica | 297,2782°[1] |
Dati fisici | |
Massa | |
Temperatura superficiale | |
Luminosità | |
Età stimata | A: 2 milioni di anni[2][6] |
Dati osservativi | |
Magnitudine app. | 20,2[7] |
Nomenclature alternative | |
CHXR 73[9] è un sistema binario che appare come un oggetto della 20ª magnitudine[7] nella costellazione del Camaleonte, distante circa 550 anni luce dal Sistema solare.[3]
CHXR 73 A
[modifica | modifica wikitesto]La stella principale del sistema, CHXR 73 A, è una giovane nana rossa di classe spettrale M3, con una massa pari a 0,35 volte quella del nostro Sole. La sua età è stata stimata essere di 2 milioni di anni[2] da un confronto con quella di altri membri della nube molecolare del Camaleonte I (ChaI), a cui la stella appartiene. La sua luminosità è pari a 0,45 luminosità solari ed è stata stimata una temperatura superficiale di 3.035 K.[4]
CHXR 73 B
[modifica | modifica wikitesto]La sua compagna, CHXR 73 B, è stata scoperta nel settembre del 2006 attraverso il Telescopio spaziale Hubble[6] in orbita a 210 UA dalla stella principale.[2] Con una massa di 12 masse gioviane,[6] CHXR 73 B è appena sotto la soglia per la fusione del deuterio e così è, tecnicamente, un pianeta.[2] Tuttavia, la grande distanza suggerisce che non possa essersi formata all'interno del piccolo disco protoplanetario della stella, ma dovrebbe essersi formata per collasso gravitazionale, così come è accaduto per la stella principale. In tal caso, CHXR 73 B va più correttamente classificata come una nana bruna.[2] Sarebbe possibile determinare la correttezza di quest'ipotesi sulla sua formazione, se fosse individuato attorno alla nana bruna un disco protoplanetario. Tuttavia gli strumenti attualmente in orbita non consentono di effettuare l'osservazione, mentre una risposta potrebbe giungere in seguito al lancio del Telescopio Spaziale James Webb nel 2014.[6]
CHXR 73 B ha una magnitudine assoluta pari ad 1/100 di CHXR 73 A.[10]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d e f (EN) BYB 25 -- Young Stellar Object, su simbad.u-strasbg.fr, SIMBAD. URL consultato l'8 settembre 2009.
- ^ a b c d e f g h Luhman, K.L., 2006.
- ^ a b (EN) Ker Than, Newfound Object Further Blurs Planet Definition, su space.com, 7 settembre 2006. URL consultato l'8 settembre 2009.
- ^ a b c Comerón, F., p.14, 1999.
- ^ (EN) Schmid, T.O.B., et al., Direct evidence of a sub-stellar companion around CT Cha, in Astronomy and Astrophysics, vol. 491, n. 1, 2008, pp. 311-320, DOI:10.1051/0004-6361:20078840. URL consultato l'8 settembre 2009.
- ^ a b c d (EN) Planet or failed star? Hubble photographs one of the smallest stellar companions ever seen, su spacetelescope.org, ESA Hubble page, 2006. URL consultato l'8 settembre 2009.
- ^ a b Comerón, F., p. 12, 1999.
- ^ Cross identification of Chamaeleon I members, su cdsarc.u-strasbg.fr, Vizier. URL consultato l'8 settembre 2009.
- ^ La sigla CHXR sta per: Chamaeleon, X-ray source, ROSAT satellite ed indica quindi sorgenti di raggi X presenti nella costellazione del Camaleonte ed individuate attraverso il satellite ROSAT.
- ^ Oldani, F., Il dilemma del limite stellare, su lastronomia.it, l'astronomia, 11 settembre 2006. URL consultato l'8 settembre 2009.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Luhman, K.L., et al., Discovery of a Young Substellar Companion in Chamaeleon, in The Astrophysical Journal, vol. 649, 2006, pp. 894-899, DOI:10.1086/506517. URL consultato il 19 maggio 2021 (archiviato dall'url originale il 15 aprile 2013).
- (EN) Baud, B, Young, E.; Beichman, C. A; et al., High-sensitivity IRAS observations of the Chamaeleon I dark cloud, in Astrophysical Journal, Part 2 - Letters to the Editor, vol. 278, 1984, pp. L53-L55. URL consultato l'8 settembre 2009.
- (EN) Eric D. Feigelson, et al., ROSAT X-Ray Study of the Chamaeleon I Dark Cloud. I. The Stellar Population, in Astrophysical Journal, vol. 416, 1993, p. 623, DOI:10.1086/173264. URL consultato l'8 settembre 2009.
- (EN) Comerón, F., Rieke, G. H.; Neuhäuser, R., Faint members of the Chamaeleon I cloud, in Astronomy and Astrophysics, vol. 343, 1999, pp. 477-495. URL consultato l'8 settembre 2009.
- (EN) Lopez-Marti B., Eisloeffel J.; Scholz A.; Mundt R, The brown dwarf population in the Chamaeleon I cloud, in Astron. Astrophys., vol. 416, 2004, pp. 555-576, DOI:10.1051/0004-6361:20031720. URL consultato il 19 maggio 2021 (archiviato dall'url originale il 14 aprile 2013).
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su CHXR 73
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Immagini di CHXR 73 A e B, ottenute attraverso il Telescopio spaziale Hubble ed i Telescopi Magellano, su iop.org. URL consultato il 19 maggio 2021 (archiviato dall'url originale il 15 aprile 2013).