Un builtin della shell, in informatica è un comando o una funzione, chiamato da una shell e che viene eseguito direttamente nella shell stessa. In ciò differenziandosi da programma eseguibile esterno che la shell caricherebbe ed eseguirebbe.[1][2][3][4]
I builtins della shell funzionano significativamente più velocemente rispetto ai programmi esterni, perché non c'è alcun overhead di caricamento del programma. Tuttavia, il loro codice è intrinsecamente presente nella shell e, pertanto, modificarli o aggiornarli richiede modifiche alla shell stessa, venendo perciò utilizzati per funzioni semplici, quasi banali, come la produzione di output di testo.
A causa della natura di alcuni sistemi operativi, certe funzioni dei sistemi devono necessariamente essere implementate come builtins della shell. L'esempio più noto è il comando cd
, che cambia la directory di lavoro della shell. Poiché ogni programma eseguibile viene eseguito in un separato processo separatp e le directory di lavoro sono specifiche per ogni processo, il caricamento di cd
come programma esterno non influirebbe sulla directory di lavoro della shell che lo ha caricato.[5]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Standard POSIX: Comandi della shell
- ^ David Tansley, 24. Comandi integrati nella shell, in Linux e Unix shell programming, Harlow, Addison-Wesley, 2000, ISBN 9780201674729.
- ^ Mark G. Sobell, Comandi integrati, in Guida pratica a Red Hat Linux 8, 2003, pp. 161–162.
- ^ Albing, Carl, Vossen, JP e Newham, Cameron, 1.7. Utilizzo o Sostituzione di Comandi Integrati e Esterni, in Bash Cookbook, O'Reilly Media, pp. 13–15, ISBN 9780596554705.
- ^ Darl Kuhn, Charles Kim e Bernard Lopuz, Linux and Solaris Recipes for Oracle DBAs, 2nd, Berkeley, CA, Apress, 2015, pp. 47, ISBN 9781484212547.