Il Buddha di Kakrak era una grande statua raffigurante il Buddha, situata in un'ampia nicchia, in una parete rocciosa della Valle di Kakrak, in Afghanistan. La statua, alta 6,5 metri[1], fu eretta dalla fiorente comunità monastica buddista locale, tra il VII e l'VIII secolo d.C., (quindi alcuni secoli dopo i due vicini Buddha di Bamiyan), scolpendo direttamente le fattezze del Buddha nella roccia, a segnacolo di un luogo di culto e di conforto per i pellegrini, com'era usanza nella zona.[2].
Circondata in origine da ricchi dipinti raffiguranti le vicende di Gautama Buddha e delle sue precedenti incarnazioni, la statua e l'intero complesso monastico furono abbandonati a seguito della conquista ghaznavide della regione e dello stabilimento dell'Islam nella zona, intorno al 1000 d.C.[3].
Dopo la distruzione dei Buddha di Bamiyan, nel 2001, i Talebani, all'inizio dell'anno seguente (2002), fecero esplodere anche il Buddha di Kakrak con l'uso della dinamite. Ad oggi è ancora distinguibile l'aureola che circondava il capo del Buddha e il contorno della sua testa.[4].
Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- G. Tucci, La via dello Swat, Newton Compton, Roma 1996.
- A. Francis, "Tagikistan e Afghanistan, la storia ferita", Archeo n. 4 (206), aprile 2002, pp. 80-91.