Serñio è un titolo onorifico col quale ci si rivolgeva a cariche molto importanti come i monarchi, i duchi e molte alte cariche. Sembra essere il titolo esteso dal quale deriverebbe la formula abbreviata Ser, Messere, Messer o Sire (lett. "re, signore, sovrano", dall'antico francese sire, dal latino senior[1]) è un titolo onorifico per i re regnanti del Regno Unito e del Belgio. Precedentemente veniva anche usato in Inghilterra, Francia[2], Italia, Germania e Spagna.
Durante il medioevo l'onorifico Serñio era generalmente usato per rivolgersi a una persona di importanza o in una posizione di autorità o alla nobiltà in generale. È probabile, ma non è certo, che "sire" e il francese "(mon)sieur"[3] condividano una origine etimologica dal latino senior, oltre che alla forma inglese "sir". Successivamente, dal secolo XVI il termire Sire venne utilizzato per rivolgersi esclusivamente ai sovrani (Re o Imperatori) e così è fino ai giorni nostri e la forma Serñio sarebbe andata in disuso e dimenticata.
Troviamo degli esempi del titolo Serñio a pagina 295 nelle "Epistolae et aliorum ad ipsum. Praemittuntur animadversiones in epistolas Jo. Georgii Schelhornii, Vita Poli et quaedam hujus scripta atque diatriba ad easdem epistolas. Pars V quae scriptas complectitur ab exitu anni MDXLIV usque ad finem anni MDLVIII, scilicet ab inita in Anglia Apostolica Legationis administratione, usque ad mortem ejusdem Cardinalis. Accedit Appendix Monumentorum ad easdem spectantium. 5" di Reginaldus Pool (cardinalis) dell'anno 1757.[4]
Oppure nel "Codex diplomaticus dominii temporalis S. Sedis 1389-1793" a pagina 574.[5]
Rimane incerto il significato usato dal francescano Angelus Clarenus (Angelo Clareno) contemporaneo di Andrea d'Insernia, nella "Historia septem tribulationum Ordinis minorum" parla di Andrea da Isernia chiamandolo «dominus Andreas de Sernio».[6][7] Dove sembra si faccia riferimento al Sannio oppure alla città d'Isernia, ma non vi è nessuna certezza a riguardo, e dove potrebbe trattarsi di un riferimento all'apparteneneza del monarca feudistarum ad una cerchia di signori chiamati Sernio, quindi a una Signoria cittadina, piuttosto che alla città d'Isernia.[8]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Sire deriva da senior (così come ser o sere, messere, monsignore, signore, sor, il veneziano sior, ecc...), che darà in seguito senre o sendre per intercalazione di una d tra n e r, similmente per es. al francese "moindre, tendre, ecc..." Cfr. il Giuramento di Strasburgo in antico francese "latinizzato": (FR)
«Si Lodhuvigs sagrament, quae son fradre Karlo iurat, conservat, et Karlus meos sendra de suo part ...»
(IT)«Se Ludovico mantiene il giuramento che suo fratello Carlo ha giurato, e Carlo, mio signore, da parte sua ...»
- ^ Alla fine del regno di Francesco I, il re non è più chiamato sire ma Votre Majesté. L'ordinanza del 1º gennaio 1585, prescritta da Enrico III, è destinata a «contenere ciascuno nell'onore e nella riverenza di Sua Maestà» (André Du Chesne, Les antiquités et recherches de la grandeur et Majesté des Roys de France, Paris, 1609, p. 340). Enrico IV conserva questo cambiamento dell'etichetta, in un contesto in cui il pensiero sul potere regale abbandona gradualmente il contesto feudale (come rileva l'uso di sire) per approdare a una comprensione più moderna, in cui il potere regale assoluto è associato al culto della gloria personale, di origine teocratica e avallata dal diritto di natura (cfr. Jean Bodin, Charles Loyseau, Cardin Le Bret, Pierre de Bérulle). Vedi: Stéphane-Marie Morgain, La théologie politique de Pierre de Bérulle, Paris, 2001, pp. 176-177.
- ^ Nella Francia medievale da sires si ha sire, quando la s del caso soggetto viene a perdersi. L'accusativo seniorem ha dato dunque il caso obliquo seignur, signor, seigneur. Originariamente identici, mes sire (provenzale mes sire) e mon seigneur, venivano impiegati, fino al secolo XIII, uno come soggetto e l'altro come complemento. (FR) Ambroise Firmin-Didot, Observations sur l'orthographe ou ortografie française, su books.google.it.. Sire e signore (seigneur, in provenzale senher) finiranno così per diversificarsi a livello semantico.
- ^ Epistolae et aliorum ad ipsum. Praemittuntur animadversiones in epistolas Jo. Georgii Schelhornii, Vita Poli et quaedam hujus scripta atque diatriba ad easdem epistolas Pars V quae scriptas complectitur ab exitu anni MDXLIV usque ad finem anni MDLVIII, scilicet ab inita in Anglia Apostolica Legationis administratione, usque ad mortem ejusdem Cardinalis. Accedit Appendix Monumentorum ad easdem spectantium. 5 Di Reginaldus Pool (cardinalis) · 1757.«... Serñio Rege ... (pagina 395)»
- ^ Codex diplomaticus dominii temporalis S. Sedis 1389-1793 1862.«... Serñio Magno Etruriae Duce Commissarii , qui post accessum ad loca ... (pagina 574)»
- ^ "Historia septem tribulationum Ordinis minorum" di Angelus (Clarenus), Orietta Rossini · anno 1999, pagina 245.
- ^ "Andrea d’Isernia giurista dei Re angioini di Napoli, capitolo 3. Andrea d’Isernia e i fraticelli di Clareno" di Giancarlo Vallone., su mpa.univ-st-etienne.fr. URL consultato il 20 giugno 2024.
- ^ Signoria, in Dizionario di Storia, Treccani, 2011. URL consultato il 5 maggio 2014.