Il liceo classico Michelangiolo è un liceo classico di Firenze. Fondato nel 1888 come Regio Liceo Michelangiolo, ha sede nell'ex complesso monastico di Santa Maria Maddalena de' Pazzi con ingresso da via della Colonna.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Il complesso architettonico risale al 1265 con la fondazione del Monastero Benedettino delle Convertite, destinato ad accogliere donne pentite. Questo monastero, noto come "Santa Maria Maddalena delle Convertite", rappresenta il primo nucleo dell'attuale struttura. Nel 1320, il complesso fu occupato dalle suore agostiniane di San Luca a Montisoni, che in seguito adottarono la regola cistercense, conferendo al luogo il nome di "Santa Maria in Cestello".
Nel 1442, i monaci cistercensi della Badia a Settimo si insediarono nel monastero e, sotto la guida dell’architetto Giuliano da Sangallo, avviarono un'importante ristrutturazione, trasformando il complesso in un’opera significativa del Rinascimento. Durante questo periodo, venne creata la splendida "Crocifissione" del Perugino, un affresco commissionato dalla famiglia Pucci e oggi visibile nella sala capitolare. Nel 1628, le monache carmelitane presero possesso del monastero, ampliandolo ulteriormente con la costruzione del coro, della sagrestia, del parlatorio e degli appartamenti della madre superiora.
Con il trasferimento della capitale del Regno d’Italia a Firenze nel 1864 e la soppressione dei conventi nel 1866, il complesso monastico subì drastici interventi urbanistici. Il prolungamento di via della Colonna, progettato da Felice Francolini, tagliò in due la struttura, creando una nuova facciata in stile neorinascimentale e adattando gli spazi a nuove esigenze. Nel 1888, l'edificio divenne sede della Scuola Normale Sperimentale Maschile e della Scuola Tecnica P. Toscanelli. Nel 1898, questi locali accolsero il Regio Liceo Michelangiolo, che da allora ha mantenuto la sua funzione educativa.
L'architettura
[modifica | modifica wikitesto]L’architettura del complesso rispecchia i molteplici interventi subiti nel corso dei secoli. Il primo nucleo medievale è oggi visibile solo in pochi dettagli, come alcune finestre archiacute tamponate nell’attuale Aula Magna. La fase rinascimentale, avviata da Giuliano da Sangallo, ha lasciato tracce più evidenti, tra cui il chiostro d’ingresso, caratterizzato da un loggiato con volte a crociera sorrette da colonne in pietra serena, e la sala capitolare, che ospita l’affresco della "Crocifissione" del Perugino, un’opera di straordinaria bellezza e valore storico-artistico.
Nel XIX secolo, l’architetto Felice Francolini rielaborò la struttura, creando una facciata caratterizzata da diciannove ampie arcate tamponate, sormontate da finestre dipinte a riquadri con elementi decorativi in stile brunelleschiano. Questo intervento, pur segnato da alcune perdite decorative nel Novecento, testimonia il gusto eclettico dell’epoca e il tentativo di armonizzare il complesso con il nuovo assetto urbanistico della città.
La biblioteca
[modifica | modifica wikitesto]La biblioteca del Liceo Classico Michelangiolo è stata istituita all’inizio del Novecento e oggi custodisce un patrimonio di oltre 20.000 volumi. La collezione comprende testi letterari, saggi critici, opere storico-filosofiche, trattati scientifici e libri d’arte, oltre a enciclopedie, dizionari e periodici.
Una parte significativa del patrimonio proviene da biblioteche di istituzioni religiose soppresse, come i Cappuccini di Montughi, i Domenicani, i Gesuiti e i Serviti. Tra i volumi più preziosi vi sono i 400 del Fondo Antico, risalenti al periodo compreso tra il Cinquecento e il 1830.
Il catalogo della biblioteca è costantemente aggiornato ed è consultabile online tramite l'OPAC del Comune di Firenze, nella sezione dedicata alle biblioteche scolastiche.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Cappuccini di Montughi. (1985). Storia dei conventi e delle biblioteche soppresse a Firenze. Firenze: Edizioni Storiche Fiorentine.
- Felice Francolini. (2000). Architetti e progetti di Firenze nell’Ottocento. Firenze: Edizioni del Comune di Firenze.