Incidente a Linguaglossa del 27 ottobre 2022 | |
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Data | 27 ottobre 2022 |
Tipo | Incidente |
Luogo | Linguaglossa |
Tipo di aeromobile | Canadair CL-415 |
Operatore | Babcock Italia |
Equipaggio | 2 |
Vittime | 2 |
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Il 27 ottobre 2022, un Canadair CL-415 che stava operando in un intervento di spegnimento incendi sulle pendici dell’Etna, è precipitato durante il terzo passaggio per rifornirsi d’acqua sul fuoco.[1]
Dettagli dell'incidente
[modifica | modifica wikitesto]L'aereo faceva parte della flotta di Babcock Italia ed era pilotato da Matteo Pozzoli, 56 anni, e Roberto Mazzone, 62 anni. Entrambi i piloti sono morti nell'incidente.
L'episodio si è verificato dopo che il velivolo aveva completato con successo due lanci di acqua. Durante il terzo passaggio, mentre stava tentando di effettuare una virata per sganciare il carico, il Canadair ha perso il controllo e si è schiantato sul fianco della montagna. L’impatto ha provocato un'esplosione fatale per i due uomini.
Indagini
[modifica | modifica wikitesto]Le indagini svolte dalla Procura di Catania, supportate da esperti dell’Aeronautica, non hanno individuato alcuna evidenza di errore umano. Le condizioni meteorologiche erano favorevoli, e il velivolo risultava in ottime condizioni operative. I tecnici hanno tentato di ricostruire il volo effettuando simulazioni, ma non sono riusciti a determinare la causa precisa dell’incidente.
Un elemento fondamentale nelle indagini è stato il malfunzionamento delle scatole nere del Canadair, che non hanno registrato alcun dato utile a chiarire le cause dell’incidente. Nonostante ciò, i consulenti non hanno escluso un guasto meccanico come possibile fattore scatenante.
I piloti
[modifica | modifica wikitesto]Matteo Pozzoli, originario di Erba, aveva una lunga carriera nell’Aeronautica Militare, dove ha acquisito esperienza come collaudatore. Dopo il servizio militare, ha continuato a volare come pilota civile per il servizio antincendio aereo. Pozzoli aveva già vissuto una tragedia aerea nel 1997, quando era sopravvissuto a un incidente in volo con un SIAI 208.[2] Nonostante il drammatico passato, aveva continuato la sua carriera senza mai abbandonare il volo.
Roberto Mazzone, il primo ufficiale, proveniva da Salerno ed era un pilota esperto con anni di servizio nel settore antincendio aereo.
Commemorazioni e risalto pubblico
[modifica | modifica wikitesto]Un anno dopo la tragedia, in memoria dei due piloti, è stato dedicato un sentiero nella Valle Bova, a Erba. Inoltre, un monumento stilizzato a forma di aereo è stato eretto sulle pendici dell'Etna, per onorare il sacrificio di Matteo Pozzoli e Roberto Mazzone.
L’incidente ha sollevato anche polemiche riguardo alla scarsa visibilità mediatica ricevuta, rispetto a simili tragedie avvenute all’estero. Tuttavia, la famiglia Pozzoli ha ribadito l’importanza del sacrificio dei due piloti, ricordando come entrambi abbiano perso la vita mentre svolgevano un compito fondamentale per la sicurezza della comunità.
Risultato delle indagini
[modifica | modifica wikitesto]Sebbene le indagini non abbiano ancora chiarito completamente la causa dell’incidente, si ritiene che un guasto meccanico, insieme all’assenza di registrazioni dalle scatole nere, abbia contribuito alla tragedia. Le circostanze favorevoli, uniti alla grande esperienza dei piloti, fanno pensare che l’incidente sia stato causato da un imprevisto difficile da prevedere.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Pilota comasco morto nel Canadair precipitato sull’Etna, indagine archiviata: le scatole nere non funzionavano, su ilgiorno.it. URL consultato il 10/12/2024.
- ^ Canadair caduto a Linguaglossa, uno dei due piloti fu condannato per un incidente aereo: tra le ipotesi volo basso, su CataniaToday. URL consultato il 17 dicembre 2024.