Le furono una serie di conflitti iniziati nel 1204 con la Quarta crociata e finiti nel 1261 con la Riconquista di Costantinopoli da parte dell'Impero di Nicea
Prologo
[modifica | modifica wikitesto]le guerre iniziarono quando i crociati assediarono la citta di Costantinopoli nel 1204, riuscendo ad entrare e a saccheggiare la città.
Dopo la quarta crociata l'Impero bizantino fu spaccato in vari stati tra cui i due più importanti, l'Impero latino di Costantinopoli e quello di Nicea. All'inizio la situazione non fu delle migliori per l'impero latino, che subì varie sconfitte contro i bulgari che premevano al confine della Tracia. Raggiunto un accordo con i bulgari si passò all'impero di Nicea, con il quale si stabilirono i confini e le zone d’influenza nel 1214 con il Trattato di Ninfeo. La pace tra i due regno durerà fino alla morte dell'imperatore di Nicea Teodoro I Lascaris nel 1221.
Le guerre di Giovanni III
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1222 il neo incoronato Giovanni III Vatatze iniziò le ostilità contro l'impero crociato. Nel 1224 vinse nella Battaglia di Pemaneno dimostrando il suo valore combattendo l'esercito nemico in prima linea con pochi uomini. La vittoria fu talmente importante da spingere immediatamente l'impero latino a stipulare una pace che lo ridusse alla capitale Costantinopoli e alla zona della città di Nicomedia.
Un decennio dopo nel 1235 Giovanni III si alleò con lo zar di Bulgaria Ivan Asen II per cercare di conquistare la Citta di Costantinopoli (Assedio di Costantinopoli). Dopo diversi mesi l'assedio fallì per le pessime condizioni climatiche arrivate prima con l'autunno e poi con l'inverno. Giovanni non attaccò solo l'impero latino ma anche un altro stato nato con la quarta crociata. Il Despotato d'Epiro, Giovanni approfittò della crisi interna di successione dell’impero Bulgaro, iniziata dopo la morte di Ivan e della debolezza dell'Epiro. Riuscendo nel 1245 a conquistare l'intera Tracia (esclusa Costantinopoli) e spingendosi fino alla Macedonia. Giovanni III morì il 3 novembre 1254.
La fine delle guerre
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1261 l'imperatore di Nicea era il bambino Giovanni IV Lascaris che aveva come reggente il futuro imperatore Michele VIII Paleologo. Michele decise che era giunto il momento di riconquistare l'antica capitale e affidò il compito al generale Alessio Strategopulo. Alessio sfruttò solo un manipolo di 800 uomini con i quali attaccò Costantinopoli che fu riconquistata dai bizantini (grazie anche alla mancata preparazione ad un assedio e alle poche difese, quasi assenti nella città).
Poco tempo dopo l'imperatore latino Baldovino II sarebbe stato deposto, l'impero latino era caduto.
Impatto
[modifica | modifica wikitesto]Le guerre bizantino-crociate furono un colpo mortale per l'impero romano d'oriente, che anche riunificato non si sarebbe mai ripreso economicamente e militarmente. Anzi sarebbe stato invaso successivamente dagli ottomani che avrebbero portato nel 1453 all'Assedio di Costantinopoli e alla fine dell'impero bizantino.
L'impatto culturale invece non fu estremamente importante ed influì principalmente in ambito commerciale e amministrativo.