Giampiero Beltotto (Roma, 1954) è un giornalista, autore televisivo e saggista italiano. Ha studiato presso l'Università Cattolica di Milano e l'Università di Torino, laureandosi in Lettere con una tesi su Clemente Maria Rebora.
Carriera giornalistica
[modifica | modifica wikitesto]Beltotto ha lavorato per quindici anni in Rai, approdando alla redazione economica del TG1 e successivamente come inviato per TV7 e il programma “Il Caso” di Enzo Biagi. Ha diretto la Redazione Rai di Venezia, il suo ultimo incarico nell’azienda pubblica. Come vicedirettore dell’Indipendente, ha contribuito significativamente all’evoluzione dell’informazione italiana fino al 1995. Una delle sue produzioni televisive, “Vite schiave”, girata in Brasile e pubblicata da Demetra, è stata trasmessa negli Speciali di RaiUno.
Carriera nelle relazioni istituzionali e aziendali
[modifica | modifica wikitesto]Negli ultimi vent'anni, Beltotto ha accumulato una vasta esperienza nel campo delle relazioni istituzionali e aziendali, contribuendo a numerosi progetti di rilevanza culturale e gestionale. La sua carriera include ruoli di alto profilo, come Direttore dell'Ufficio Stampa delle Regioni Lombardia e Veneto e Direttore della comunicazione del Ministero dell'Agricoltura, dove ha anche ricoperto il ruolo di portavoce del Ministro. Ha svolto la funzione di portavoce del Presidente della Regione Veneto e ha diretto la comunicazione e il marketing del Teatro La Fenice di Venezia. Inoltre, ha ricoperto incarichi significativi presso la Banca Popolare di Vicenza e ha fatto parte dei Consigli di Amministrazione della Fondazione IUAV, dell’Università di Venezia e del Gruppo editoriale Nem. Infine, è stato Presidente della Fondazione del Teatro Stabile del Veneto – Teatro Nazionale, consolidando il suo ruolo di leader nel settore culturale e istituzionale.
Presidenza del Teatro Stabile del Veneto
[modifica | modifica wikitesto]Nel 2024, Beltotto è stato nominato primo Presidente della Fondazione del Teatro Stabile del Veneto su indicazione della Regione Veneto. Ha guidato l’allargamento dei soci del Teatro, che oggi includono la Regione del Veneto, il Comune di Venezia, il Comune di Padova, la Fondazione di Venezia, le Camere di Commercio di Venezia, Padova e Treviso, Assindustria Veneto Est e la Provincia di Padova. Sotto la sua guida, il Teatro Stabile del Veneto è diventato uno dei sette teatri nazionali italiani e un centro di produzione di rilevanza internazionale, punto di riferimento per l’interscambio culturale con l’Europa.
Opere letterarie
[modifica | modifica wikitesto]Beltotto è autore di diverse pubblicazioni, tra cui:
- Ho intervistato il silenzio (1979, Città Armoniosa), che esplora la vita monastica e il mondo claustrale. Il volume è stato successivamente riadattato come Silenzio amico. La bellezza della clausura al tempo di internet (Marsilio, 2012).
- Onorevole Galateo (2001, Terra Ferma), che analizza con uno sguardo critico ma non cinico l'etica e le dinamiche della politica italiana.
- I nuovi poveri (2007, Piemme), scritto con Giancarlo Giojelli, che esplora le nuove forme di povertà.
- Farmacopoli (2008, Piemme), scritto con Giancarlo Giojelli, che tratta delle problematiche dell'industria farmaceutica.
- Barbari e digitali (2015, Marsilio), che affronta il rapporto tra società e tecnologia.
- La Sfida (2018, Lindau), scritto con Luigi Negri, analisi della storia cattolica recente.
Attività accademiche
[modifica | modifica wikitesto]Beltotto ha tenuto lezioni presso l’Università IULM di Milano, l’Università di Padova, la LUISS di Roma e la Scuola Superiore di Giornalismo di Bologna.