Ferdinando Mancini (Napoli, 4 giugno 1941) è un fisico italiano, noto per il suo contributo significativo alla fisica della materia condensata, in particolare nei campi dei sistemi fortemente correlati e della superconduttività. Attualmente è Professore Emerito di Struttura della Materia presso il Dipartimento di Fisica "E.R. Caianiello" dell'Università degli Studi di Salerno e Presidente dell'Istituto Internazionale per gli Alti Studi Scientifici "Eduardo R. Caianiello" (IIASS) a Vietri sul Mare.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]La carriera accademica di Ferdinando Mancini si estende per oltre cinque decenni e include importanti collaborazioni internazionali e numerose pubblicazioni scientifiche. Ferdinando Mancini è sposato e ha tre figli. Tutti e tre sono laureati in Fisica e tutti e tre hanno conseguito un PhD presso Università europee.
Formazione
[modifica | modifica wikitesto]Ferdinando Mancini si è laureato in Fisica presso l'Università di Napoli nel 1966, ottenendo una solida base di fisica teorica. Dal 1966 al 1968 ha usufruito di una borsa di studio e ha frequentato la scuola di perfezionamento in scienze cibernetiche e fisiche presso l’istituto di fisica teorica dell’università di Napoli. Successivamente, si è trasferito negli Stati Uniti, dove ha conseguito un PhD in fisca presso l'Università del Wisconsin a Milwaukee nel 1971, approfondendo il campo della fisica dei sistemi fortemente correlati e acquisendo una notevole esperienza internazionale. La sua formazione è stata arricchita da numerose borse di studio e collaborazioni con fisici di spicco nel campo della fisica teorica.
Carriera Accademica
[modifica | modifica wikitesto]La carriera accademica di Ferdinando Mancini è iniziata negli Stati Uniti come research assistant presso l'università del Wisconsin-Milwaukee (1968-1971), dove ha partecipato a ricerche d'avanguardia nella fisica della materia. Dopo aver lavorato come professore incaricato in varie università italiane, è divenuto professore ordinario di struttura della materia presso l'Università di Salerno nel 1980. Qui ha ricoperto vari ruoli di rilievo, tra cui direttore del dipartimento di fisica teorica dal 1984 al 1989, presidente del consiglio di corso di laurea in Fisica dal 1989 al 1993, rappresentante dei professori ordinari nel consiglio di amministrazione dell'università di Salerno dal 1982 al 1992, coordinatore del Dottorato di Ricerca in Fisica, Direttore del Dipartimento di Fisica "E.R. Caianiello" dal 2001 al 2006. È stato anche presidente della commissione finanziaria dell’università di Salerno dal 1982 al 1992, presidente della commissione di ateneo dal 1988 al 1992 e presidente del centro interdipartimentale di documentazione ed elaborazione dati.
Attività di Ricerca
[modifica | modifica wikitesto]L'attività di ricerca di Ferdinando Mancini è stata principalmente rivolta alla fisica dei sistemi fortemente correlati, con un particolare interesse per la superconduttività. In questo campo, in collaborazione con il fisico Hiromi Umezawa, ha sviluppato una nuova formulazione teorica, the "boson method in superconductivity"[1][2], ottenendo notevoli risultati teorici ed ottimi accordi con i dati sperimentali. Successivamente si è dedicato allo studio della "thermo field dynamics"[3], una teoria quantistica dei campi a temperatura finita. Esaurito lo studio dei sistemi superconduttivi, sempre interessato allo studio della materia condensata, il suo principale interesse, sviluppato a partire dagli anni 90’, è stato rivolto ad un approccio teorico originale, il "metodo degli operatori compositi" (da lui stesso formulato, giovandosi della collaborazione del suo gruppo di ricerca), che è attualmente riconosciuto come un solido strumento per studiare sistemi elettronici fortemente correlati, come il modello di Hubbard [4] ed il modello di Ising [5]. Mancini ha partecipato a numerose collaborazioni internazionali, tra cui quelle con l'università di Alberta, l'università di Tohoku e l'università di Hyderabad, lavorando come visiting scientist. Ha inoltre coordinato importanti progetti scientifici a livello nazionale ed europeo, come il progetto INTAS e vari progetti COFIN, focalizzati sullo studio dei sistemi elettronici a bassa dimensionalità. Nella sua carriera scientifica ed educativa è stato supervisore di numerose tesi di laurea, di 11 tesi di dottorato di ricerca e di 11 ricercatori post-doc.
Attività di Divulgazione
[modifica | modifica wikitesto]Ferdinando Mancini ha partecipato alla organizzazione di varie conferenze e simposi internazionali, sia in Italia che all’estero. Ha ideato ed organizzato un ciclo di scuole di fisica, titolate Training Course in the Physics of correlated electron systems and high-Tc superconductors. Il ciclo di durata settimanale ha visto la partecipazione di docenti altamente qualificati e giovani ricercatori a livello internazionale; si è svolto per 19 anni dal 1996 al 2015 a Vietri sul Mare, presso la sede istituzionale dell’IIASS.
Pubblicazioni
[modifica | modifica wikitesto]Autore di 230 articoli scientifici, Ferdinando Mancini ha pubblicato i suoi lavori in riviste di rilevanza internazionale come Physical Review B, Physics Reports C, Advances in Physics, European Physical Journal. Tra le sue opere principali si annoverano studi teorici sul modello di Hubbard e sulla superconduttività nei materiali cuprati[6]. Mancini ha co-curato la pubblicazione di oltre 20 volumi accademici, tra cui sono da citare tre volumi: Strongly Correlated Systems (Theoretical Methods[7], Numerical Methods[8], Experimental Techniques[9]); una raccolta che esplora le tecniche per lo studio dei sistemi fortemente correlati.
Riconoscimenti e Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]Nel 2012 Ferdinando Mancini è stato nominato professore emerito presso l'Università di Salerno, un riconoscimento che testimonia il suo impegno nella ricerca e nell'insegnamento. Durante la sua carriera, ha ricevuto numerosi riconoscimenti per il suo contributo alla fisica teorica, sia in Italia che all'estero. Ha partecipato come membro del comitato organizzatore e come relatore a numerosi convegni scientifici internazionali, consolidando la sua reputazione nella comunità accademica.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ L. Leplae, F. Mancini, H. Umezawa: Boson method in Superconductivity: Application to the Study of Vortex Lines; Physical Review B 2 3594-3605 (1970), https://journals.aps.org/prb/abstract/10.1103/PhysRevB.2.3594
- ^ L. Leplae, F. Mancini, H. Umezawa: Derivation and Applicationt of the Boson Method in Superconductivity; Physics Reports C 10 151-272 (1974), https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/0370157374900489?via%3Dihub
- ^ H. Matsumoto, Y. Nakano, H. Umezawa, F. Mancini, M. Marinaro: Thermo Field Dynamics in Interaction Representation; Progr. Theor. Phys. 70, 599 (1983), https://academic.oup.com/ptp/article/70/2/599/1941470
- ^ F. Mancini, A. Avella: The Hubbard Model within the Equations of Motion Approach; Advances in Physics 53, 537-768 (2004), https://www.tandfonline.com/doi/abs/10.1080/00018730412331303722
- ^ F. Mancini: New Perspectives on the Ising Model; Eur. Phys. J B 45, 497 (2005), https://link.springer.com/article/10.1140/epjb/e2005-00221-5
- ^ A. Avella, F: Mancini, F.P. Mancini, E Plekhanov: Emery vs. Hubbard model for cuprate superconductors: a composite operator method study; Eur. Phys. J B 86, 265 (2013), https://link.springer.com/article/10.1140/epjb/e2013-40115-3
- ^ https://link.springer.com/book/10.1007/978-3-642-21831-6
- ^ https://link.springer.com/book/10.1007/978-3-642-35106-8
- ^ https://link.springer.com/book/10.1007/978-3-662-44133-6