Il bosco igrofilo è una biocenosi vegetale che sorge solitamente lungo le sponde dei corsi d'acqua e dei laghi.
Si tratta di formazioni un tempo molto diffuse nelle zone ripariali e planiziarie, di cui oggi rimangono solo pochi lembi a causa dell'impatto di attività umane quali la regimazione dei fiumi e la captazione delle acque, le bonifiche, l'agricoltura e l'urbanizzazione.[1]
Tra le specie che concorrono a queste formazioni vi sono pioppi (Populus spp.), salici (Salix spp.), ontani (Alnus sp.), farnie (Quercus robur), carpini bianchi (Carpinus betulus), noccioli (Corylus avellana) e olmi campestri (Ulmus minor); nelle aree più meridionali sono presenti anche specie più termofile, come il frassino meridionale (Fraxinus angustifolia), l'ontano napoletano (Alnus cordata) e il cerro (Quercus cerris).[2]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Boschi igrofili ripariali (PDF), su Associazione Centro Studi Naturalistici. URL consultato l'8 giugno 2015 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
- ^ Zona umida e bosco igrofilo, su Oasi naturale del Lago di Penne. URL consultato l'8 giugno 2015.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Le comunità vegetali: il bosco igrofilo [collegamento interrotto], su sito del Parco del Po cuneese. URL consultato l'8 giugno 2015.