La Bestia di Enfield è una creatura immaginaria usata talvolta in araldica.
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Viene rappresentata con testa di volpe, zampe anteriori simili a quelle di un'aquila, busto di levriero, parte inferiore del corpo come quella di un leone, mentre le zampe posteriori e la coda richiamano quelle del lupo.
Possibili origini
[modifica | modifica wikitesto]La prima rappresentazione conosciuta della Bestia di Enfield appare sullo stemma del clan irlandese degli Ó Cellaigh (forma arcaica di O'Kelly). Gli Ó Cellaigh abitavano nel regno di Uí Maine e sono una delle tribù più documentate e citate negli annali dell'antica storia irlandese.
La tradizione racconta che il re Tadhg Mór Ua Cellaigh, combattendo nella battaglia di Clontarf nel 1014, venne ferito a morte: dal mare, per proteggere il suo corpo prima della sepoltura, fuoriuscì la mitica bestia.
La creatura è scolpita in molte antiche pietre tombali della famiglia O'Kelly presenti nell'abbazia di Kilconnell (fondata nel 1353 dal re William Buidhe Ó Cellaigh) e nella vecchia chiesa di Cloonkeen.
Usi moderni
[modifica | modifica wikitesto]La bestia in questione compare come arma parlante nello stemma della Municipalità di Enfield (oggi nota come London Borough of Enfield)[1], in Inghilterra; tuttavia non ci sono documenti che accertino il collegamento storico della creatura con Enfield. Anche le due squadre di calcio locali, l'Enfield F.C. e l'Enfield Town F.C., hanno inserito la bestia nei loro stemmi ufficiali.
In Australia, è presente nello stemma della cittadina di Enfield (sobborgo di Sydney).[2]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) Enfield (London), su heraldry-wiki.com. URL consultato il 27 ottobre 2020 (archiviato dall'url originale il 1º novembre 2020).
- ^ (EN) Enfield (South Australia), su heraldry-wiki.com. URL consultato il 31 agosto 2024.
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