Beneden-Leeuwen villaggio | |
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Localizzazione | |
Stato | Paesi Bassi |
Provincia | Gheldria |
Comune | West Maas en Waal |
Territorio | |
Coordinate | 51°52′51.96″N 5°31′04.08″E |
Abitanti | |
Altre informazioni | |
Lingue | Olandese |
Cod. postale | 6658 |
Prefisso | (+31) |
Fuso orario | UTC+1 |
Cartografia | |
Sito istituzionale | |
Beneden-Leeuwen (nel dialetto locale: Lauwe[1][2]) è una località di circa 6.200 abitanti[3] dell'est dei Paesi Bassi, facente parte della provincia della Gheldria e situata lungo il corso del fiume Waal[1][2], nella regione conosciuta come Land van Maas en Waal[1]. È il capoluogo e il centro maggiore[4] del comune di West Maas en Waal; fino al 1983 aveva fatto parte della municipalità soppressa di Wamel[1][2] e fino al 1817 godeva dello status di comune a sé stante[2].
Geografia fisica
[modifica | modifica wikitesto]Il villaggio di Beneden-Leeuwen si trova nella parte sud-occidentale della provincia della Gheldria, a pochi chilometri a nord dal confine con il con la provincia del Brabante Settentrionale, ed è situato a ad est/nord-est di Nimega (città che sorge al confine con la Germania), tra le località di Tiel e Beuningen (rispettivamente ad est/sud-est della prima e ad ovest/nord-ovest della seconda).[5]
Origini del nome
[modifica | modifica wikitesto]Il toponimo Beneden-Leeuwen è formato dal termine beneden (aggiunto nel XX secolo per distinguerlo dal vicino villaggio di Boven-Leeuwen), che significa "giù", "sotto", e dal termine Leeuwen (attestato anticamente come Lewen e Leiwen), che formalmente è un antico dativo plurale di un termine che significa "collina" (cfr. got. hlaiw e as. e aat. hlêo).[1]
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Dalla fondazione ai giorni nostri
[modifica | modifica wikitesto]L'area in cui sorge il villaggio è abitata sin dall'epoca romana.[2]
Nel 1818, Beneden-Leeuwen cessò di godere dello status di comune e fu annesso alla municipalità di Wamel.[2]
Il 1º febbraio 1861, Beneden-Leeuwen fu investito dall'inondazione del fiume Waal, durante la quale persero la vita almeno 37 abitanti del villaggio.[2] In ricordo delle vittime dell'inondazione, fu eretto un monumento 13 anni dopo.[2]
Nel 1874, fu costruito lungo una diga sul fiume Waal un convento di suore dedicato a San Giuseppe, in seguito andato completamente distrutto in un incendio e mai più ricostruito.[2] Nel 1900, fu costruita la prima chiesa cattolica del villaggio (v. Chiesa di Sant'Alfonso de' Liguori).[2][4]
Nel corso della seconda guerra mondiale, il villaggio, data la sua posizione non lontana dal confine, fu esposto a vari attacchi da parte delle truppe tedesche, come nella notte tra il 6 e 7 ottobre (o novembre) 1944, quando vennere incendiate una quarantina di dighe in loco.[2][4]
Monumenti e luoghi d'interesse
[modifica | modifica wikitesto]Beneden-Leeuwen conta 9 edifici classificati come rijksmonumenten.[1]
Architetture religiose
[modifica | modifica wikitesto]Chiesa di Sant'Alfonso de' Liguori
[modifica | modifica wikitesto]Tra gli edifici principali di Beneden-Leeuwen, figura la chiesa cattolica dedicata a Sant'Alfonso Maria de' Liguori, situata nella Zandstraat e risalente al 1900.[2][6][7]
Architetture civili
[modifica | modifica wikitesto]Ex-municipio
[modifica | modifica wikitesto]Altro edificio d'interesse è l'ex-municipio, costruito nel 1899 su progetto dell'architetto Derk Semmelink.[2]
Mulino De Wielewaal
[modifica | modifica wikitesto]Altro edificio d'interesse ancora è il mulino De Wielewaal, risalente al 1857.[8]
Società
[modifica | modifica wikitesto]Evoluzione demografica
[modifica | modifica wikitesto]Al censimento del 1º gennaio 2016, il villaggio di Beneden-Leeuwen contava una popolazione pari a 6.272 abitanti.[3]
La località ha conosciuto quindi un incremento demografico, rispetto al 2015, quando contava 6.169 abitanti[3], e al 2014, quando contava 6.150 abitanti[3].
Cultura
[modifica | modifica wikitesto]Musei
[modifica | modifica wikitesto]Eventi
[modifica | modifica wikitesto]Sport
[modifica | modifica wikitesto]La squadra di calcio locale è l'SV Leones, club fondato nel 1929.[9]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d e f g h i (NL) Beneden-Leeuwen, su plaatsengids.nl, Plaatsengids. URL consultato il 5 marzo 2017.
- ^ a b c d e f g h i j k l m n (NL) Beneden-Leeuwen, su genwiki.nl, Genwiki Gelderland. URL consultato il 5 marzo 2017 (archiviato dall'url originale il 6 marzo 2017).
- ^ a b c d (NL) Feiten en cijfers, su westmaasenwaal.nl, Gemeente West Maas en Waal. URL consultato il 5 marzo 2017 (archiviato dall'url originale il 7 marzo 2017).
- ^ a b c (NL) Geschiedenis, su blikopbeneden-leeuwen.nl, Blik op Beneden-Leeuwen. URL consultato il 5 marzo 2017 (archiviato dall'url originale il 20 febbraio 2017).
- ^ Harmans, Gerard M.L. (a cura di), Olanda, Dorling Kindersley, London, 2003 - Mondadori, Milano, 2003, p. 332
- ^ (NL) Beneden-Leeuwen, Zandstraat 77 - Alphonsus de Liguori, su reliwiki.nl, Reliwiki. URL consultato il 5 marzo 2017.
- ^ (NL) Alphonsus de Liguori, Beneden-Leeuwen, su monumentenregister.cultureelerfgoed.nl, Monumentenregister.
- ^ (NL) De Wielewaal, Beneden-Leeuwen, su molendatabase.nl, Molendatabase. URL consultato il 5 marzo 2017.
- ^ (NL) Club Info - Historie, su sv-leones.nl, SV Leones - Sito ufficiale. URL consultato il 5 marzo 2017 (archiviato dall'url originale il 7 marzo 2017).
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Beneden-Leeuwen
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (NL) Beneden-Leeuwen - Sito ufficiale, su blikopbeneden-leeuwen.nl. URL consultato il 6 marzo 2017 (archiviato dall'url originale il 21 febbraio 2017).
- (NL) Streekhistorisch Museum Tweestromenland - Sito ufficiale, su museumtweestromenland.nl.
- (NL) Carnavalsvereniging De Braoiers - Sito ufficiale, su braoiers.eu.