Battle Shark videogioco | |
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Schermata di gioco | |
Titolo originale | バトルシャーク? |
Piattaforma | Arcade |
Data di pubblicazione | marzo 1990[1] aprile 1990[2] ottobre 1990[3] |
Genere | Sparatutto in prima persona |
Tema | Guerra, contemporaneo |
Origine | Giappone |
Sviluppo | Taito |
Pubblicazione | Taito |
Direzione | Yoshio Imamura, Ichiro Fujisue |
Design | Atsushi Yamamoto |
Musiche | Yasuko Yamada, Hidehito Kitamura |
Modalità di gioco | Giocatore singolo |
Specifiche arcade | |
CPU | Due M68000 a 12 MHz[4] |
Processore audio | Sound chip: YM2610 a 8 MHz |
Schermo | Raster orizzontale |
Risoluzione | 320x240 pixel |
Periferica di input | Periscopio 8 direzioni, 1 pulsante |
Battle Shark (バトルシャーク?, Batoru Shāku) è un videogioco arcade di genere sparatutto in prima persona sviluppato e pubblicato dalla Taito nel 1990. Sul suo cabinato è montato un periscopio da sottomarino, al fine che il giocatore controlli appunto il sottomarino che porta lo stesso nome.
Questo titolo ricevette un premio come "Miglior invenzione" all'edizione 1990 degli AMOA Games Awards.[5][6] Venne incluso anni dopo nelle raccolte sia Taito Legends che Taito Memories II Gekan.
Modalità di gioco
[modifica | modifica wikitesto]Battle Shark è ambientato nel pieno della Terza guerra mondiale, dove le battaglie sono combattute ovunque in ogni parte del globo. I negoziati di pace finora organizzati non sono nient'altro che un complotto del nemico, dando a questi il tempo di installare una base segreta sul fondo del mare. Il sottomarino Battle Shark viene quindi mandato in missione per distruggerla.
Controllando Battle Shark il giocatore deve affrontare i dieci principali livelli di gioco, alcuni si svolgono fuori dall'acqua mentre altri sono subacquei. Inizia la sessione con un numero limitato di siluri, i quali vanno utilizzati con parsimonia perché la propria scorta si riempie lentamente. Nel corso di un livello, oltre ad annientare sottomarini, navi ed aerei nemici può colpire anche dei bersagli power-up, che possono aumentare la fornitura di siluri, riparare danni subiti dagli attacchi o aggiungere ulteriore potenza di fuoco.
Accoglienza
[modifica | modifica wikitesto]In Giappone, la rivista Game Machine elencò Battle Shark nel numero del 1º maggio 1990 come la sesta unità arcade di maggior successo del mese.[7]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (JA) Masumi Akagi, アーケードTVゲームリスト 国内•海外編 (1971-2005), Nishinomiya, Amusement Tsūshin-sha, 2006, p. 44, ISBN 9784990251215.
- ^ (JA) Masumi Akagi, アーケードTVゲームリスト 国内•海外編 (1971-2005), Nishinomiya, Amusement Tsūshin-sha, 2006, p. 137, ISBN 9784990251215.
- ^ (EN) Slots of Fun, in Your Sinclair, n. 60, Future plc, 1º novembre 1990, p. 70–71.
- ^ (EN) Taito Z System Hardware (Taito), su system16.com. URL consultato il 17 settembre 2024.
- ^ (EN) AMOA 1990 Nominees—New Categories Announced (PDF), in Cash Box, 18 agosto 1990.
- ^ (EN) Special Section: Award Nominees, in RePlay, vol. 1, n. 16, ottobre 1990, p. 38.
- ^ (JA) Game Machine's Best Hit Games 25 - アップライト, コックピット型TVゲーム機 (Upright/Cockpit Videos) (JPG), in Game Machine, n. 379, Osaka, Amusement Press, 1º maggio 1990, p. 29.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Battle Shark, su MobyGames, Blue Flame Labs.
- (EN) Battle Shark, su GameFAQs, Red Ventures.
- Battle Shark, su adb.arcadeitalia.net.
- (EN) Battle Shark, su Killer List of Videogames, The International Arcade Museum.