Battista Chiavelli (Fabriano, 1385 – Fabriano, 26 maggio 1435) è stato un politico italiano, signore di Fabriano.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Era figlio di Tommaso Chiavelli (1360-1435), signore di Fabriano che, in età avanzata, lo affiancò al governo della città.
Sposò Guglielma da Varano, figlia di Rodolfo III da Varano, condottiero e signore di Camerino e di Elisabetta Malatesta, ed ebbero numerosi figli:[1]
- Gismondo
- Piergentile
- Chiavello
- Guido
- Rodolfo
- Gentile
- Agnese
- Elisabetta
- Piccardina
- Camilla
- Costanza
- Margherita
- Nicoletta
Di carattere dispotico nei confronti del popolo, fu probabilmente la causa che portò, il 26 maggio 1435, all'eccidio della famiglia Chiavelli, avvenuto a Fabriano nella cattedrale di San Venenzio. Assieme a Battista, furono uccisi i suoi figli maschi, il padre e i fratelli. Le figlie femmine e Guglielma vennero liberate e trovarono accoglienza presso la corte di Urbino.
Dopo l'eccidio e un breve periodo di sottomissione a Francesco Sforza (1435-1444), la città venne annessa allo Stato Pontificio.
Note
[modifica | modifica wikitesto]Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Pier Luigi Falaschi, Chiavelli Tomasso, su treccani.it. URL consultato il 6 dicembre 2018.
- L'eccidio del 1435, cronaca di una rivoluzione fabrianese, su fabrianostorica.it. URL consultato il 6 dicembre 2018 (archiviato dall'url originale il 6 dicembre 2018).