La battàna o batàna[1] è un natante tradizionale veneto, comacchiese, romagnolo, istriano e marchigiano[2][3], costruito in legno e lungo tra i 4 e i 9 metri, a fondo piatto.
Caratteristiche
[modifica | modifica wikitesto]In passato le battane erano molto diffuse sulla costa romagnola, in special modo ove il riparo dai marosi era sulla spiaggia o in canali poco profondi, esse rappresentavano il tipo di barche più economico e più semplice da costruirsi perché il legname da reperire era rettilineo.
L'origine di questo tipo di imbarcazione risale anticamente alla navigazione padana – lagunare. Nei secoli questa barca a fondo piatto si è diffusa per la sua versatilità sulle coste dell'Adriatico settentrionale e centrale, in particolare tra Bellaria, San Mauro Mare in Romagna, ma anche a Goro, Rovigno, Fano, Senigallia e Ancona. In quest'ultima città, come in tutta la Riviera del Conero, la batana è usata perché la sua chiglia piatta permette di navigare all'interno dei canali poco profondi che si trovano tra gli scogli naturali che costellano la costa.
Le battane romagnole erano dipinte di colori vivaci e sui lati della prora spesso portavano, in ricordo degli occhi, due stelle. Se il mare era mosso, cadendo nel cavo dell'onda battevano con fragore: da questo, si dice derivi il loro nome. In genere le battane portavano un albero abbattibile e issavano una vela al terzo dipinta con i colori della terra e raffiguranti simboli distintivi di riconoscimento fra le diverse famiglie di pescatori.
La vela al terzo è di forma trapezoidale, è così detta per l'intersezione del pennone superiore sull'albero “a un terzo” della sua lunghezza. Essa è la derivazione della vela quadra primordiale e compare alla fine del Seicento, da allora sarà un elemento identificante delle marinerie dell'alto e medio Adriatico.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Cfr. il lemma "battana" sul DOP Archiviato il 4 marzo 2016 in Internet Archive.. Vedi anche sito dedicato alla battana.
- ^ Nelle Marche è molto diffuso e conosciuto con il nome di batana. Vedi Emanuele Moroni, L'economia della pesca ad Ancona, in Il sistema agricolo e alimentare nelle Marche, edizioni FrancoAngeli, 2002 (pagina 389). Consultabile su Google Libri all'indirizzo questo indirizzo. Vedi anche sito dedicato alla battana.
- ^ Andrea Arzeni, Il sistema agricolo e alimentare nelle Marche: rapporto 2001, FrancoAngeli, 2002, ISBN 978-88-464-3839-3. URL consultato il 19 agosto 2024.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (IT) Loreno Confortini e Marco Bonino, Antiche barche e battelli del Po. Atlante illustrato delle imbarcazioni tradizionali dei fiumi e dei canali della Pianura Padana, San Felice sul Panaro, Grandi Carte, 2015, p. 88, ISBN 9788890659065.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Battana Koštanca Battana da Isola d'Istria con tutte le fasi di progettazione, costruzione e varo.