Battaglia di Resena parte della campagna sasanide di Gordiano III | |||
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Gordiano III, il vincitore della battaglia, aveva diciannove anni, e il comando effettivo dell'esercito era di suo suocero, il prefetto del pretorio Timesiteo | |||
Data | 243 | ||
Luogo | Resena in Mesopotamia | ||
Esito | Vittoria romana | ||
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Effettivi | |||
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La battaglia di Resena fu combattuta nel 243 tra l'esercito romano dell'imperatore Gordiano III e l'esercito sasanide di Sapore I, nei pressi di Resena: i Romani furono vincitori.
Contesto storico
[modifica | modifica wikitesto]Il giovane imperatore Gordiano III, dopo aver fatto aprire le porte del tempio di Giano[4][6][7][8] (nel 242) e, dopo aver mobilitato l'esercito, marciò personalmente verso Oriente, con il comando effettivo della campagna affidato a Timesiteo e all'altro prefetto del pretorio, Gaio Giulio Prisco. Giunto ad Antiochia (forse sul finire dell'anno), che sembra riconquistò dopo essere caduta in mano a Sapore I,[9] passò l'Eufrate a Zeugma, sconfiggendo ripetutamente i Persiani e strappando loro Carre e Nisibis.[10][11][12]
Battaglia
[modifica | modifica wikitesto]La campagna romana del 243 culminò con una netta vittoria romana, dopo l'occupazione di Carrhae ed Edessa. Lo scontro più importante fu proprio a Resena, dove ottennero una vittoria decisiva, riprendendo la città,[13] ma soprattutto tornando ad occupare parte dei territori dell'alta Mesopotamia ed Osroene, andati perduti qualche anno prima (239-241).
Conseguenze
[modifica | modifica wikitesto]Lo stesso imperatore tornato a svernare nella provincia romana di Siria, stava progettando una nuova campagna per l'anno successivo, con lo scopo di raggiungere ed occupare la capitale nemica, Ctesifonte,[10][14] quando il suocero, Timesiteo morì.[13][15] Senza l'esperienza militare ed il carisma del suocero, Timesiteo, la campagna in territorio sasanide e la sicurezza stessa dell'imperatore erano ora a rischio.[13]
Il corso della guerra cambiò: Timesiteo, il vero vincitore della battaglia di Resena, fu quindi sostituito dal nuovo prefetto del pretorio, Filippo l'Arabo. A metà febbraio 244, i due eserciti si scontrarono ancora, a Mesiche, non lontano da Ctesifonte: questa volta fu forse Sapore a vincere. Gordiano morì, o in battaglia, o assassinato dai suoi uomini, e Filippo divenne il nuovo imperatore: per ottenere la pace da Sapore, Filippo dovette accettare un trattato molto oneroso.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ J.R.Gonzales, Historia de las legiones romanas, p.730.
- ^ Erodiano, VI, 3.2.
- ^ Le forze stimate in 150/170.000 armati da parte romana (13 legioni al completo oltre a vexillationes di 14 altre legioni), significa considerare che buona parte di queste rimasero a difendere i confini imperiali (almeno la metà, pari a 85.000 armati), mentre la restante parte (l'altra metà), potrebbe aver costituito l'armata di "invasione".
- ^ a b Historia Augusta, Gordiani tres, 26, 3.
- ^ Yann Le Bohec, L'esercito romano, p. 34 e 45.
- ^ Eutropio, Breviarium ab Urbe condita, IX, 2.
- ^ Aurelio Vittore, De Caesaribus, XXVII, 7-8; Epitome de Caesaribus, XXVII, 1-3.
- ^ Giovanni di Antiochia, Historia chronike, fram.147.
- ^ Historia Augusta, Gordiani tres, 26, 5.
- ^ a b Zonara, L'epitome delle storie, XII, 18.
- ^ Historia Augusta, Gordiani tres, 26, 6.
- ^ Historia Augusta, Gordiani tres, 27, 6.
- ^ a b c Zosimo, Storia nuova, I, 18.2.
- ^ Historia Augusta, Gordiani tres, 27, 7.
- ^ Historia Augusta, Gordiani tres, 28, 1.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Fonti primarie
- Ammiano Marcellino, Res Gestae Libri XXXI, 23.5.17.
- Aurelio Vittore, De Caesaribus, XXIV.
- Erodiano, Storia dell'impero dopo Marco Aurelio, VI. versione inglese QUI Archiviato il 5 novembre 2014 in Internet Archive..
- Eutropio, Breviarium ab Urbe condita, IX.
- Historia Augusta, Gordiani tres. versione inglese QUI
- Zonara, L'epitome delle storie, XII. versione latina QUI
- Zosimo, Storia nuova, I.
- Fonti storiografiche moderne
- J.Boardman, The Cambridge ancient history, Cambridge University Press, ISBN 0521301998, pp. 35–36.
- J.R.Gonzales, Historia de las legiones romanas, Madrid 2003.
- T.C.F.Hopkins, Wars, and Battles: The Middle East from Antiquity to the Rise of the new world, (Macmillan, 2007), p. 95.
- Y.Le Bohec, L'esercito romano, Roma 2008.
- E.Yarshater, The Cambridge History of Iran, vol. 3 The Seleucid, Parthian and Sassanian periods, Cambridge University Press, 1983, ISBN 052120092X, p. 125.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Battle of Resaina, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.