Battaglia del Monte Liceo parte della guerra cleomenea | |
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La Grecia al tempo della guerra cleomenea | |
Data | estate del 227 a.C. |
Luogo | al confine tra Elide ed Arcadia |
Esito | vittoria spartana |
Schieramenti | |
Comandanti | |
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La battaglia del Monte Liceo fu combattuta tra Sparta e la lega achea nell'estate del 227 a.C., nelle fasi iniziali della guerra cleomenea.
Antefatti
[modifica | modifica wikitesto]Il re di Sparta Cleomene III, salito al trono nel 235 a.C. come successore del padre Leonida II, aveva deciso di seguire il progetto riformatore di Agide IV, predecessore del collega[1] Eudamida III e fatto uccidere da Leonida stesso. Per portare a compimento il suo progetto, Cleomene corruppe gli efori per muovere guerra contro la lega achea ed aumentare così il suo prestigio personale e militare dando inizio alla cosiddetta guerra cleomenea (228 a.C.).[2]
Svolgimento
[modifica | modifica wikitesto]Poco tempo dopo aver effettuato alcune scorrerie provocatorie in Argolide, nell'estate del 227 a.C.[3] Cleomene intervenne in soccorso degli alleati elei, che erano stati attaccati dalla lega achea.[4] Il re di sparta sorprese l'esercito nemico presso il Monte Liceo (in greco antico: Λύκαιον?, Lùkaoin), situato al confine tra Elide ed Arcadia.
Plutarco racconta che l'attacco spartano fu improvviso, mentre gli Achei si stavano ormai ritirando dall'Elide. La vittoria di Cleomeme fu completa, e le perdite tra le linee achee furono numerose, con parecchi prigionieri caduti in mano spartano.[4][5] Plutarco testimonia che lo scoraggiamento tra i soldati delle lega fu grande e si era addirittura sparsa la notizia infondata che fosse morto in battaglia lo stesso Arato di Sicione, stratego della lega.[4][6]
Conseguenze
[modifica | modifica wikitesto]Nonostante la dura sconfitta, Arato, riuscito a mettersi in salvo in una fuga notturna, riorganizzò rapidamente i superstiti del suo esercito e conquistò a sorpresa Mantinea, alleata di Sparta, quando nessuno se l'aspettava.
Poco tempo dopo (estate del 227 a.C.), l'esercito di Cleomene riuscì di nuovo a sconfiggere gli Achei a Ladocea e successivamente, nel 226 a.C. a Dime, presso Megalopoli.[3]
Le continue sconfitte portarono Arato a cercare l'alleanza del re di Macedonia Antigono III Dosone, che, intervenuto nel 224 a.C. al fianco degli Achei, sconfisse definitivamente Cleomene a battaglia di Sellasia, abbattendo così la millenaria diarchia spartana ed instaurando al suo posto una forma di governo repubblicano.[7][8]
Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Fonti primarie
- Plutarco, Vite parallele: Arato, Cleomene.
- Polibio, Storie.
- Fonti secondarie
- Domenica Paola Orsi, L'alleanza acheo-macedone: studio su Polibio, Edipuglia, 1991, ISBN 88-7228-076-1.