I Barzizza (talvolta anche Barziza) furono una famiglia aristocratica bergamasca, ascritta al patriziato veneziano e annoverata fra le cosiddette Case fatte per soldo.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]I Barzizza furono una famiglia anticamente originaria di Milano[1], e in seguito stabilitasi a Bergamo, al cui Consiglio nobile appartenevano sin dal secolo XVI[2].
Con Diploma del 10 febbraio 1533, Giovanni Maria Barzizza, in conseguenza dei servigi prestati all'imperatore Massimiliano I come segretario personale e ambasciatore, ricevette da Carlo V, per sé e per la propria discendenza maschile, il rango comitale con l'investitura del feudo di Cazzano[1]. La titolatura, confermata da Ferdinando I, venne successivamente sanzionata anche dal Senato veneziano. Nel 1694, i Barzizza furono ascritti al patriziato veneto e ammessi al Maggior Consiglio, come riconoscimento per il sostegno economico garantito alla Repubblica durante la guerra di Morea[1][2].
Dopo la caduta della Serenissima, il governo imperiale austriaco riconobbe la nobiltà di questo casato con Sovrane Risoluzioni dell'11 novembre 1817 e del 1º gennaio 1818[1].
Luoghi e architetture
[modifica | modifica wikitesto]- Palazzo Barzizza, a San Polo;
- Palazzo Barzizza, a Ozzero;
- Villa Barzizza, ad Alzano Lombardo;
- Villa Barzizza Lanza Tessier, a Spinea;
- Villa Querini Frizier Belegno Erizzo Barzizza Azzalin Luca, detta Ca' Erizzo, a Bassano del Grappa.
Si ricorda, inoltre, una Corte Barzizza in sestiere San Polo, a Venezia.
Membri illustri
[modifica | modifica wikitesto]- Gasparino Barzizza (1360 - 1431), umanista italiano;
- Guiniforte Barzizza (1406 - 1463), umanista, figlio del precedente;
- Giuseppe Barzizza (1902 - 1994), musicista italiano proveniente da un ramo genovese della famiglia.
Note
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