La barriera di parallasse è un sistema autostereoscopico che sfrutta il fenomeno fisico della parallasse e che permette di visualizzare immagini tridimensionali senza bisogno di utilizzare dispositivi ottici secondari, quali possono essere lo stereoscopio o gli occhiali, poiché il supporto è munito di un sistema che provvede a indirizzare a ogni occhio l'immagine a esso destinata.
Questo sistema, registrato nel 1903 da Frederic Eugene Ives, trova applicazione inizialmente nel campo della fotografia, successivamente la ricerca tecnologica ha permesso di applicarlo anche ai display a cristalli liquidi.
Principio di funzionamento
[modifica | modifica wikitesto]Consiste in uno strato di materiale con una serie di fenditure ad altissima precisione che permettono ad ognuno degli occhi di vedere solo determinati pixel e quindi creando una percezione di 3D. Viene messo come strato superiore di un comune display LCD.[1][2]
Uno svantaggio di questa tecnologia è il fatto che lo spettatore va posto in un punto preciso affinché possa godere dell'effetto 3D.[3]
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Il sistema a barriera di parallasse è uno dei più vecchi sistemi di visione stereoscopica senza l'ausilio di un dispositivo ottico, è stato ideato alla fine del XIX secolo, precedente di pochi anni all'invenzione del sistema lenticolare. Viene ideato indipendentemente sia da Jacobson che da Berthier attorno al 1896[4] e trova applicazione inizialmente nel campo della fotografia: il sistema viene registrato nel 1903 da Frederic Eugene Ives[5] che ne inventa il nome e che lo sfrutta per la realizzazione di fotografie stereoscopiche.[4]
Applicazioni
[modifica | modifica wikitesto]- Fotografia: la barriera di parallasse viene sfruttata per la realizzazione di immagini stereoscopiche olografiche su carta.
- Display: la barriera di parallasse trova applicazione come tecnologia nella realizzazione di monitor autostereoscopici per PC, per la visione di film 3D e per l'utilizzo di videogiochi.
Display a barriera di parallasse
[modifica | modifica wikitesto]L'utilizzo di display autostereoscopici con barriera di parallasse trova applicazione in svariati campi:
- Scienza: monitor autostereoscopici vengono utilizzati nella modellistica molecolare.[6]
- Aeroporti: display autostereoscopici vengono utilizzati per la visualizzazione di raggi X tridimensionali per la sicurezza in aeroporto.[6]
- Automobili: monitor autostereoscopici sono utilizzato in alcuni modelli di Range Rover, ad esempio permettendo di vedere la direzione fornita dal GPS.
- Videogiochi: display autostereoscopici sono stati implementati nel Nintendo 3DS, console uscita in Giappone il 26 febbraio 2011, mentre in Europa e negli Stati Uniti nel marzo 2011.[7][8]
- Telefonia: display autostereoscopici sono stati implementati nell'HTC Evo 3D, nell'LG Optimus 3D e successivamente anche nell'LG Optimus 3D max.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) Reviews by PC Magazine - Sharp Actius RD3D, su pcmag.com, www.pcmag.com, 2003. URL consultato il 25 gennaio 2008 (archiviato dall'url originale il 20 aprile 2008).
- ^ (EN) The Register - Sharp's 3D LCD: how's that work, then?, su theregister.co.uk, www.theregister.co.uk, 2004. URL consultato il 25 gennaio 2008.
- ^ (EN) Guardian Unlimited - Special reports - The return of 3D, www.guardian.co.uk, 2002. URL consultato il 25 gennaio 2008.
- ^ a b History of Lenticular Technology and Related Autostereoscopic Methods, su outeraspect.com. URL consultato il 7 ottobre 2011 (archiviato dall'url originale il 27 ottobre 2011).
- ^ U.S. Patent 725,567 "Parallax Stereogram and Process of Making Same", application filed 25 September 1902, patented 14 April 1903
- ^ a b (EN) BBC NEWS - Technology - Easy 3D X-rays for air security, news.bbc.co.uk, 2004. URL consultato il 25 gennaio 2008.
- ^ (EN) Nintendo unveils 3DS handheld games console, su news.bbc.co.uk, www.bbc.co.uk, 2010. URL consultato il 17 giugno 2010.
- ^ Il Nintendo 3DS in arrivo a Febbraio, su webnews.it, www.webnews.it, 2010. URL consultato il 30 settembre 2010.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Barriera di parallasse
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) History of Lenticular Technology and Related Autostereoscopic Methods by David E. Roberts, su outeraspect.com. URL consultato il 7 ottobre 2011 (archiviato dall'url originale il 27 ottobre 2011).