Azazello | |
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Universo | Il maestro e Margherita |
Nome orig. | Азазе́лло (Azazello) |
Lingua orig. | Russo |
Autore | Michail Bulgakov |
Interpretato da | Pavle Vujisic (film Il maestro e Margherita, 1972) |
Caratteristiche immaginarie | |
Specie | Demone |
Sesso | Maschio |
Professione | Sicario e faccendiere |
Azazello (in russo Азазе́лло) è un personaggio del romanzo Il maestro e Margherita di Michail Bulgakov. È un demone membro del seguito di Woland, addetto a minacce e intimidazioni e alla loro messa in pratica.
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]La descrizione più completa del suo aspetto è data dall'autore nella scena in cui egli incontra Margherita nella Piazza del Maneggio. Visto con la focalizzazione di lei, Azazello
«risultò essere un individuo di piccola statura, di pelo rosso fiamma, con una zanna che fuoriusciva, una camicia inamidata, un vestito a righe di buona qualità, scarpe basse di coppale e in testa una bombetta. Aveva una cravatta sgargiante. Quel che colpiva in lui era il fatto che dal taschino dove di solito gli uomini portano un fazzoletto o la stilografica spuntasse fuori un osso di pollo rosicchiato.[1]»
Azazello è un tiratore dalla bravura sovrumana: Korov'ev lo dice in grado di colpire, in un bersaglio, «a scelta, uno qualunque dei precordi o uno qualunque dei ventricoli»[2]. Poco dopo, Azazello stesso dà una prova della sua abilità, colpendo di spalle con una rivoltella un punto preciso su una carta da gioco nascosta sotto un cuscino[3].
Nella scena finale della cavalcata, in cui i vari personaggi al seguito di Woland abbandonano le spoglie indossate lungo la storia per apparire con aspetto più veritiero, anche Azazello perde le sue sembianze comiche, risultando ora ominoso e drammatico:
«All'estremo lato volava Azazello, facendo rilucere l'acciaio dell'armatura. La luna aveva mutato anche il suo volto. Era scomparsa senza lasciare traccia la zanna assurda e orribile, e il leucoma si era rivelato falso. Entrambi gli occhi di Azazello erano uguali, vuoti e neri, e il viso era bianco e freddo. Adesso Azazello volava col suo sembiante reale, come un demone dell'arido deserto, come un demone-assassino.[4]»
Origini
[modifica | modifica wikitesto]Il personaggio di Azazello, almeno nel nome, trae le sue origini probabilmente da Azazel, misteriosa figura di angelo caduto presente in alcune correnti di ebraismo e cristianesimo.
Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Michail Bulgakov, Il Maestro e Margherita, traduzione di Vera Dridso, Torino, Einaudi, 1996 [1967], ISBN 978-88-06-17373-9.