Gli Asinelli erano una nobile famiglia bolognese, ricordata soprattutto per la probabile committenza della torre omonima[1] da parte di un suo membro, Pietro Asinelli. In principio aderente alla fazione ghibellina dei Lambertazzi, passò in seguito alle lotte politiche del XII secolo al partito guelfo dei Geremei. I figli e nipoti di Pietro, tra cui Munso, Bonacosa, Guido, Alberto e Ugolino, pervennero sette volte al consolato cittadino e al consiglio degli anziani.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Giovan Battista di Crollalanza, Dizionario storico blasonico delle famiglie nobili o notabili italiane estinte e fiorenti, vol.1, A.Forni, 1886.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Le torri di Bologna. Quando e perché sorsero, come vennero costruite, chi le innalzò, come scomparvero, quali esistono ancora, a cura di Giancarlo Roversi (con testi di F. Bergonzoni, C. De Angelis, P. Nannelli, M. Fanti, G. Fasoli, P. Foschi, G. Roversi) 1989, Edizioni Grafis, Bologna;
- Rocchetta della Torre degli Asinelli, a cura di Francisco Giordano (con testi di: R. Scannavini, F. Bergonzoni, S. Martinuzzi, F. Giordano), 1998, ed. Costa, Bologna;
- La torre Garisenda, a cura di Francisco Giordano (con testi di: F. Bergonzoni, A. Antonelli, R. Pedrini, F. Giordano, M. Veglia, M. Tolomelli, G. Bitelli, G. Lombardini, M. Unguendoli, L. Vittuari, A. Zanutta, C. Ceccoli, P. Diotallevi, P. Pozzati, L. Sanpaolesi, G. Dallavalle), 2000, ed. Costa, Bologna.
- Giovan Battista di Crollalanza, Dizionario storico blasonico delle famiglie nobili o notabili italiane estinte e fiorenti, vol.1, A.Forni, 1886, SBN IT\ICCU\RAV\0179678.
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