Ariulfo | |
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Duca di Spoleto | |
In carica | 591 – 601 |
Predecessore | Faroaldo I |
Successore | Teudelapio |
Nascita | VI secolo |
Morte | 601 |
Religione | Paganesimo |
Ariulfo (VI secolo – 601) è stato un duca longobardo, duca di Spoleto dal 591 al 601.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Di religione pagana, succedette a Faroaldo come duca di Spoleto nel 591. Avviò immediatamente una politica espansionistica nei confronti dei Bizantini: nel corso del 591 occupò il corridoio umbro che collegava Roma con Ravenna interrompendo quindi le comunicazioni tra le due città e causando le preoccupazioni dell'appena eletto papa Gregorio I, che, temendo un assedio della Città Eterna da parte di Ariulfo, decise di trattenere le truppe a presidio di Roma nonostante fossero richieste altrove da alcuni magistri militum imperiali.[1]
Nell'estate 591, in effetti, Ariulfo marciò con il suo esercito per assediare Roma; Papa Gregorio, non ricevendo i richiesti aiuti da Ravenna, avviò quindi le negoziazioni con il duca longobardo, riuscendo a convincerlo a ritirarsi pagando di tasca propria un tributo; a facilitare le negoziazioni sopraggiunse anche un malore che colpì il duca longobardo, che, però, alla fine guarì grazie al consiglio del Papa di seguire una dieta a base di latte.[2]
In una lettera scritta poco tempo dopo all'arcivescovo di Ravenna Giovanni, papa Gregorio I espresse la propria convinzione che Ariulfo sarebbe stato disposto a firmare una pace con l'Impero o addirittura a servirlo se solo l'esarca fosse disposto a pagare gli arretrati ai longobardi Nordulfo e Auctarit, un tempo soldati mercenari dell'Impero ma tornati a servire i loro compatrioti, o a intavolare una seria trattativa di pace.[3] Nonostante la contrarietà dell'esarca, Papa Gregorio avviò le trattative di pace con Ariulfo, che tuttavia non andarono a buon fine a causa dell'intervento dell'esarca Romano, che nel 592 riconquistò il corridoio umbro mandando a monte le trattative e provocando la reazione di re Agilulfo, che rioccupò temporaneamente Perugia e assediò Roma.[4]
Nel 598 Ariulfo subì l'attacco del dux imperiale Bahan (forse duca della Pentapoli?) che conquistò un vasto territorio fino a Osimo per poi subire una sconfitta presso Camerino per opera di Ariulfo.[5] Nel settembre 598 Ariulfo accettò, insieme al duca di Benevento e al re longobardo, di firmare una tregua con l'Impero.[6] La tregua in questione durò fino al 601.
Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Giorgio Ravegnani, I Bizantini in Italia, Mulino, Bologna, 2004.
- Paolo Bertolini, ARIULFO, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 4, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1962. URL consultato il 3 gennaio 2015.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Ariulfo, su sapere.it, De Agostini.