Ariete Durmitor | |
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Una fotografia dell’ Ariete | |
Descrizione generale | |
Tipo | torpediniera |
Classe | Ariete |
Proprietà | Regia Marina Marina militare iugoslava |
Identificazione | AE |
Costruttori | Ansaldo, Sestri Ponente |
Impostazione | 15 luglio 1942 |
Varo | 6 marzo 1943 |
Entrata in servizio | 5 agosto 1943 |
Radiazione | 30 aprile 1949 |
Destino finale | ceduta alla Marina jugoslava nel 1949 come Durmitor, demolita nel 1967 |
Caratteristiche generali | |
Dislocamento | standard 757 t pieno carico 1168 t |
Lunghezza | 83,5 m |
Larghezza | 8,62 m |
Pescaggio | 3,15 m |
Propulsione | 2 caldaie 2 turbine a vapore Parsons potenza 22.000 HP 2 eliche |
Velocità | 31,5 nodi (58,34 km/h) |
Autonomia | 1500 mn a 16 600 mn a 30 |
Equipaggio | 150 tra ufficiali, sottufficiali e marinai |
Armamento | |
Artiglieria | 2 pezzi da 100/47 mm 6 mitragliere da 20/70 mm 4 mitragliere da 20/65 mm |
Siluri | 6 tubi lanciasiluri da 450 mm |
Altro | 2 lanciabombe di profondità |
dati presi principalmente da Navypedia., Warships 1900-1950, Navyworld. e Trentoincina. | |
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L'Ariete è stata una torpediniera della Regia Marina.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Impostata nel luglio 1942 e varata nel marzo 1943 nei cantieri di Sestri Ponente, inquadrata nella V Squadriglia torpediniere, la nave – unica della propria classe a prestare effettivamente servizio sotto bandiera italiana – entrò in servizio solo il 5 agosto 1943, poco più di un mese prima dell'armistizio[1][2][3].
Tuttavia l’Ariete non era ancora operativa alla data della proclamazione dell'armistizio (8 settembre 1943): in quel periodo, infatti, l'unità, al comando di Carlantonio De Grossi Mazzorin e con un equipaggio inesperto costituito in gran parte da reclute ed elementi di «Maridepo», era a La Spezia in fase di collaudo[4]. La nave era in rada a La Spezia al momento dell'annuncio, e fu fatta partire per ultima insieme ad un'altra torpediniera, l’Animoso[4]. La seta del 9 settembre la nave giunse a Portoferraio, dove erano confluite numerose torpediniere, corvette ed unità minori ed ausiliarie provenienti dai porti del Tirreno[5]. Nel mattino dell'11 settembre l'unità lasciò Portoferraio insieme ad altre sei torpediniere e diresse per Palermo, porto controllato dagli Alleati, dove il gruppo arrivò alle dieci del mattino del 12 settembre[5][6]. Le navi rimasero in rada dal 12 al 18 settembre, giorno in cui entrarono in porto e ricevettero acqua e provviste da parte degli statunitensi[5]. Il 20 settembre 1943 la torpediniera lasciò il porto siciliano insieme a svariate altre unità e si portò a Malta[6], dove consegnò parte dei viveri ricevuti alle altre navi italiane già giunte nell'isola[5]. Il 5 ottobre l’Ariete, la torpediniera Orione, il cacciatorpediniere Riboty, sei sommergibili e due unità minori lasciarono Malta e rientrarono in Italia[6].
Nel corso della cobelligeranza (1943-1945) la nave, al comando dapprima di De Grossi Mazzorin (destinato ad altro incarico il 26 luglio 1944), venne impiegata in numerose missioni di scorta a convogli Alleati[4].
Nel dopoguerra il trattato di pace stabilì l'assegnazione dell’Ariete alla Jugoslavia. Nel 1949 la nave venne radiata, ridenominata Y 8 e, il 30 aprile 1949, venne consegnata alla Marina jugoslava[2][7]. Riclassificata cacciatorpediniere di scorta, venne ribattezzata PE 53 Durmitor[2].
Con questo nome la torpediniera continuò a prestare servizio sotto bandiera jugoslava sino al 1º gennaio 1967, quando venne radiata e quindi avviata alla demolizione[2].
Comandanti
Capitano di corvetta Carlantonio De Grossi Mazzorin (nato a La Spezia il 4 dicembre 1907) (agosto 1943 - luglio 1944)
Galleria d'immagini
[modifica | modifica wikitesto]-
L’Ariete a Genova nel 1943
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Italian Ariete (AE) - Warships 1900-1950 (archiviato dall'url originale il 25 dicembre 2013).
- ^ a b c Regia Torpediniera Ariete - Betasom - XI Gruppo Sommergibili Atlantici.
- ^ a b c d 7-12 settembre 1943 - Lo Stato in fuga.
- ^ a b c Joseph Caruana, Interludio a Malta, su Storia Militare n. 204 – settembre 2010.
- ^ Trentoincina.