Aprilia Red Rose/ Classic | |
---|---|
Aprilia Classic 50 | |
Costruttore | Aprilia |
Tipo | Custom/Stradale |
Produzione | dal 1988 al 2002 |
Modelli simili | Moto Guzzi Custom 125 Gilera Eaglet Yamaha Virago 125 Cagiva Roadster |
Aprilia Red Rose e Aprilia Classic (che dal 1992 prende questa denominazione) sono due motocicli di fabbricazione italiana, realizzati dalla casa costruttrice Aprilia e commercializzati tra il 1988 ed il 2002.
Il contesto
[modifica | modifica wikitesto]Prima serie: Aprilia Red Rose
[modifica | modifica wikitesto]Presentata nel novembre del 1987 al salone di Milano l'Aprilia Red Rose (primo modello) aveva 2 cilindrate, 50 e 125 cm³, che variavano oltre che nella motorizzazione, nelle colorazioni.[1] La prima serie era dotata di un motore monocilindrico Rotax con il raffreddamento ad acqua per entrambe le cilindrate. Elemento distintivo rispetto alla seconda serie, era la sospensione posteriore, fornita da una coppia di ammortizzatori posteriori a vista, un avantreno più slanciato verso l'alto, sellone imbottito ed impunturato, strumentazione doppia (contagiri e tachimetro/contachilometri), e manubrio più incurvato verso il conducente. I primi modelli 50 avevano una colorazione molto sobria, in base blu e in rosso con logo raffigurante una rosa molto piccola sul lato del serbatoio; negli anni successivi vennero presentate delle vistose colorazioni bicolore: ad esempio su base nera oppure rossa con goccia bianco/avorio e logo "Red Rose" stilizzato con profili rosso vivo, il 125 avrà anche una vistosa colorazione su base verde acqua metallizzato e grigio metallizzato chiaro; seguono poi altri abbinamenti.
Seconda serie: Aprilia Classic
[modifica | modifica wikitesto]La seconda serie venne presentata ad EICMA nel novembre 1991[2] e immessa sul mercato nel 1992, con una linea più bassa e moderna, con scarico molto basso tipo "tapered stile" (letteralmente a forma conica, tipo quelli Harley Davidson), si caratterizza per l'assenza di sospensioni posteriori a vista: vi era un ammortizzatore singolo sotto la sella, in stile "softail" Harley Davidson, ripreso in precedenza anche dalla Honda VT 600C Shadow, cui somiglia maggiormente per il resto della linea. La sella guadagna un profilo più compatto che segue le linee del telaio, vi è un solo strumento sul manubrio, più dritto (meno ricurvo verso il conducente), con funzione di tachimetro e contachilometri. Altro nuovo elemento era il motore Minarelli AM dotato di cambio a tre rapporti, sostituito da uno a cinque rapporti a partire da alcuni esemplari del 1993. Questa nuova serie denominata Classic, arriva sul mercato con due colorazioni monocromatiche, un grigio metallizzato chiaro e un blu metallizzato con un marchio "Classic" sul serbatoio.[3]
Nel 1993 viene introdotta una nuova colorazione viola scuro e nero metallizzato, con logo "Classic" sul serbatoio ristilizzato ma sempre minimalista. Nel 1994 vengono reintrodotte le colorazioni bicolore, una su base blu metallizzato con fregi e goccia sul serbatoio rosso fragola e una su base nero con fregi e goccia blu metallizzato e logo Classic più vistoso, seguite anche in questo caso da varie altre combinazioni. I primi modelli di cilindrata 50 cm³, montavano ruote in lega di alluminio a raggi,i successivi (dal 1989) la ruota posteriore lenticolare, e una ruota a 36 raggi all'anteriore in acciaio inossidabile tipo "Borrani" munita di freno a disco Grimeca. i modelli 125 (dal 1989) hanno sempre mantenuto la ruote posteriore a raggi.
Nel 1992 furono commercializzati l'Aprilia Classic 50 e 125 cm³, le versioni "restyling" dell'Aprilia Red Rose 50 e 125 cm³. L'Aprilia Classic 50 monta il motore Minarelli AM3/5 (a differenza del Red Rose 50 che monta il motore Minarelli RV 3/4 rotax equipaggiato con raffreddamento a liquido e miscelatore automatico Dell'Orto), mentre il Red Rose 125 monta il Rotax 123, la Classic 125 monta il motore Rotax 122. Dato che all'epoca non era possibile trasportare passeggeri su motocicli di cilindrata 50 cm³, il sellino posteriore della Red Rose e del Classic era sostituito da una pratica borsetta in pelle delle stesse dimensioni del sellino. Tuttavia un'imbottitura asportabile presente all'interno della predetta borsetta ne permetteva altresì un utilizzo come sellino posteriore.
Unica importante novità sarà la presentazione del modello Classic 125, che in parte si rifarà all'estetica del 50, ma che porterà diverse novità, tra cui un finto serbatoio con tappo del carburante ispirato a quelli aeronautici e alle moto da strada, e strumentazione integrata nello stesso. Il vero serbatoio carburante sarà posizionato tra gli altri componenti nella ciclistica, e novità assoluta per la tipologia di moto viene ricavato un vano sottosella in grado di contenere un casco jet. Era un modo di avvicinarsi ai comodissimi scooter, in piena diffusione in quel periodo, che offrivano la versatilità dei vari vani portaoggetti. La colorazione di uscita era una su base grigio metallizzato e nero, seguirono sempre una su base grigio chiaro con parti verniciate in giallo ocra, colori che distingueranno alcuni concept e modelli di serie della seconda metà anni '90 del marchio Aprilia, in seguito arrivarono una colorazione rosso rame (o ruggine) bicolore chiaro, e blu bicolore giallo.
Caratteristiche tecniche
[modifica | modifica wikitesto]
|
|
|
|
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Tante novità al cinquantesimo salone del motociclo di Milano (PDF), su archivio.unita.news, 16 novembre 1987. URL consultato il 18 dicembre 2022.
- ^ Eicma 1991. Una “iniezione” di belle speranze (PDF), su archivio.unita.news, 11 novembre 1991. URL consultato il 18 dicembre 2022.
- ^ Aprilia: Res Rose gusto antico, su archiviolastampa.it, 14 novembre 1991. URL consultato il 18 dicembre 2022.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Aprilia Red Rose