L'apprendimento cooperativo in aula è un approfondimento dell'apprendimento cooperativo. Identifica un metodo di studio, previsto nel progetto educativo, dove l'allievo è la risorsa fondamentale per l'apprendimento. L'insegnante deve assumere il ruolo di facilitatore, senza coordinare direttamente la sequenza delle attività da svolgere all'interno del gruppo.
Origini
[modifica | modifica wikitesto]Agli inizi del Novecento, alcuni precursori concettuali della logica dell'apprendimento cooperativo si sviluppano attraverso il pensiero di alcuni pedagogisti, filosofi e psicologi (soprattutto statunitensi): John Dewey, Kurt Lewin, Jean Piaget, Lev Vygotsky.
In particolare, a metà degli anni '70 i fratelli David e Roger Johnson ricostruiscono la storia del Cooperative Learning con una rassegna delle ricerche più importanti su cooperazione e competizione. Essi distinguono i progenitori del cooperative learning in due aree concettuali, a seconda della loro provenienza epistemica: l'area pedagogico-didattica, che avrà come protagonisti John Dewey e Freinet, e l'area della psicologia sociale e dell'apprendimento in gruppo, rappresentata dalla scuola tedesca (con Lewin, Deutsch e Lippit).
Strumenti utilizzabili
[modifica | modifica wikitesto]- Classici supporti cartacei (libri, enciclopedie, saggi, dispense, mappe, schemi, riviste, quotidiani, etc.)
- Internet
- Intervista ad una persona "esperta" in materia
- Esposizione di un testimone privilegiato
- Diario di bordo dopo una esperienza di tirocinio aziendale
Criteri nella suddivisione dei gruppi
[modifica | modifica wikitesto]- Gruppi omogenei: formati da elementi che si ritengono di pari livello di apprendimento e capacità
- Vantaggi:
- poca conflittualità all'interno del gruppo dei "migliori"
- alta possibilità nell'immediato di ottenere buoni risultati dai gruppi più dotati
- Svantaggi:
- bassa possibilità di ottenere dei buoni risultati dai gruppi meno dotati
- demotivazione degli elementi che hanno scarse attitudini allo studio
- competizione che inevitabilmente porta ad innalzare la conflittualità tra i gruppi dei "migliori" e dei "peggiori"
- Vantaggi:
- Gruppi eterogenei, detti anche gruppi misti: sono composti da elementi con differenti livelli di apprendimento
- Vantaggi:
- alto livello di interazione (l'ideale sono gruppi piccoli, max 4 persone)
- miglioramento delle performance sociali e cognitive per gli elementi meno dotati o demotivati, costretti a "subire" lo spirito di squadra che coinvolge il gruppo
- possibilità di creare gruppi linguisticamente diversi
- Svantaggi:
- impiego di maggior tempo da parte dell'insegnante per "facilitare" la comunicazione
- dipendenza dall'elemento che si pone come leader, in mancanza del quale il lavoro si blocca
- Vantaggi:
Tipi di gruppo di apprendimento cooperativo
[modifica | modifica wikitesto]Nell'apprendimento cooperativo in aula si possono distinguere principalmente tre tipologie di gruppi:
- gruppi formali: durano dal tempo di una lezione fino ad alcune settimane; vengono usati per insegnare abilità e contenuti molto diversi (coinvolgimento attivo degli studenti)
- gruppi informali (ad hoc): durano da pochi minuti al tempo di una lezione; vengono usati negli insegnamenti diretti per focalizzare e creare un clima favorevole all'apprendimento
- gruppi di base (più eterogenei): con durata di almeno un anno. I membri si scambiano sostegno, aiuto, incoraggiamento ed assistenza utili per apprendere.
Vantaggi rispetto ai metodi tradizionali di lavoro di gruppo
[modifica | modifica wikitesto]- il ruolo attivo del soggetto, che acquisisce e contribuisce alla creazione della conoscenza
- l'immediatezza, la vastità, l'aggiornamento del sapere in tempo reale
- il sistema "accattivante" di partecipazione che stimola la motivazione, la curiosità, il ricorso continuo a controllare gli aggiornamenti
- il diletto nel procedere quindi l'apprendimento con piacere che credo sia il massimo risultato al quale un formatore mira
- quando si lavora nel Web 2, la correzione effettuata dalla comunità evita il senso di frustrazione e di punizione tipico dell'apprendimento formale
- l'uso di un sistema di comunicazione compreso e usato dai digital native, quali sono gli attuali studenti.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Johnson, D.W, Johnson, R.T, Holubec, E. (1994). Apprendimento cooperativo in classe. Erickson, Trento.
- Giuseppe Tamagnini, Didattica operativa (Le tecniche Freinet in Italia), (1965), Ed. Junior, 2007.
- Comoglio, M., Cardoso, M.G. (1996). Insegnare e apprendere in gruppo. LAS, Roma.
- Rinaldo Rizzi, La cooperazione nell'educazione (Una pratica fatta di materiali e di solidarietà), Bari, Fr. Laterza, 1991.
- Rinaldo Rizzi, (a cura di), Formazione come pratica cooperativa, Coop Edit MCE, Ronchi dei Leg. (GO), 1997.
- Rinaldo Rizzi, Dare di sé il meglio (La pratica educativa di Anna Marcucci Fantini dalla scuola primaria all'università), Cons. Reg. Marche, Ancona, 2001.
- Ligorio, M. B., (2003). Come si insegna, come si apprende, in particolare il cap. 3 "Apprendimento collaborativo", Carocci Editore, collana Le Bussole, Roma.
- Traversaro E.F., (2010) Il laboratorio di geostoria: un'esperienza pratica, The Boopen, Pozzuoli.
- Bibliografia aggiornata nel sito della Provincia di Torino, su apprendimentocooperativo.it. URL consultato il 9 giugno 2010 (archiviato dall'url originale il 6 aprile 2010).
- Rinaldo Rizzi, Cooperazione e apprendimento, Parma, Junior-Spaggiari, 2014.
- Rinaldo Rizzi, Pedagogia Popolare (da Célestin Freinet al MCE-FIMEM), Foggia, Ed. del Rosone, 2017-2021.
- Rinaldo Rizzi, L'ideale e l'impegno (Giuseppe Tamagnini pioniere pedagogico della Cooperazione educativa in Italia), Cons. Reg. Marche, Ancona, 2020.
- Rinaldo Rizzi, La 'cooperazione educativa' per una 'pedagogia popolare', Parma, Junior-Spaggiari, 2021.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]- Apprendimento
- Apprendimento cooperativo
- Didattica collaborativa
- Metodo del consenso
- Progetto educativo
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Apprendimentocooperativo, Provincia di Torino, su apprendimentocooperativo.it. URL consultato il 9 giugno 2010 (archiviato dall'url originale il 7 aprile 2016).
- Apprendimento Cooperativo - PDF materiali SSIS Bologna (PPT), su ssisbologna.it.
- Formazione di gruppi per grado di apprendimento, su webcache.googleusercontent.com (archiviato dall'url originale il 9 dicembre 2012).
- Gruppi eterogenei (PDF) [collegamento interrotto], su dspace-unipr.cilea.it.
- L’approccio cooperativo nell'apprendimento in rete, su fc.didacta.com. URL consultato il 29 febbraio 2012 (archiviato dall'url originale il 17 febbraio 2013).