L'apricena (parola macedonia nata dalla fusione di aperitivo e cena)[1] è un neologismo che identifica un aperitivo effettuato post cena, consistente nell'assunzione di stuzzichini dal gusto salato o dolce come salatini o tartare o assaggi di piatti e pietanze che si consumano solitamente nella modalità del buffet in ristoranti o locali notturni nell'orario serale della stessa.[2][3]
Per la Treccani[4] il lemma apericena è sia maschile che femminile (a preferenza), quindi sono corrette ambo le dizioni ("un apericena" o "un'apericena").
Storia
[modifica | modifica wikitesto]L'apericena trova un antecedente nelle merende sinoire piemontesi: eventi in cui i contadini, tra l’inizio della primavera e la fine dell’estate, consumavano delle merende sostanziose con prodotti tipici prima di tornare a casa. La merenda sinoira è una tradizione tutt'oggi viva nelle osterie piemontesi, che la ripropongono sotto forma di aperitivo.[5]
Stando alle fonti, sarebbe stato l'imprenditore di Milano Vinicio Valdo a ideare l'apericena durante la metà degli novanta. Per incitare le persone a bere nel suo locale, Valdo allestì dei buffet nel corso degli aperitivi, ideando così il cosiddetto "aperitivo alla milanese" che sarebbe diventato l'odierno apericena.[6] Dopo essersi diffuso in altri contesti del Nord Italia, la tendenza si diffuse in tutta la penisola toccando principalmente le città.[7]
Nella seconda metà degli anni 2010 questa è diventata un'usanza e un fenomeno sociale e di costume estremamente diffuso,[8] soprattutto tra i giovani.[9] Gli apericena sono anche tipici in Francia, ove prendono il nome di apéritif dînatoire.[10]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Apericena, su sapere.it. URL consultato il 20 febbraio 2019.
- ^ Alessandra Dal Monte, Da Apericena a Svapare, le 10 nuove parole più segnalate all'Accademia della Crusca, su Corriere della Sera, 24 febbraio 2016. URL consultato il 20 febbraio 2019.
- ^ apericena, in Treccani.it – Vocabolario Treccani on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato l'11 dicembre 2018.
- ^ http://www.treccani.it/vocabolario/apericena_res-2f149081-8991-11e8-a7cb-00271042e8d9_%28Neologismi%29/
- ^ Addio apericena, in Monferrato c’è la merenda sinoira, su destinazionemonferrato.it. URL consultato il 26 settembre 2022.
- ^ DA IPPOCRATE ALLA NASCITA DEL “RITO”: LA STORIA E LE TAPPE DELL’APERITIVO NEI SECOLI, su ilgiornaledelcibo.it. URL consultato il 26 settembre 2022.
- ^ Dalla 'apericena' allo 'street food': sale a 76 miliardi la spesa per mangiare fuori, su Rai News. URL consultato il 20 febbraio 2019.
- ^ Roberta Morasco, Le ricette per organizzare un'apericena estiva, su ifood.it, 18 luglio 2016. URL consultato il 20 febbraio 2019.
- ^ Dall'apericena allo street food: 76 miliardi per mangiare fuori, su la Repubblica, 27 febbraio 2016. URL consultato il 20 febbraio 2019.
- ^ (FR) Recettes Apéro dînatoire faciles et rapides, su madame.lefigaro.fr. URL consultato il 26 settembre 2022.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikizionario contiene il lemma di dizionario «apericena»
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Apericena. Analisi di un neologismo, su L'Espresso. URL consultato il 7 maggio 2017 (archiviato dall'url originale il 14 dicembre 2018).