Sant'Apelle | |
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icona dei Settanta discepoli | |
Vescovo e Martire | |
Venerato da | Chiesa cattolica |
Ricorrenza | 22 aprile |
Apelle è un personaggio citato da san Paolo nei saluti conclusivi della sua Lettera ai Romani, come uno "che ha dato buona prova in Cristo".[1][2]
Nel trattato sui settanta discepoli di Gesù attribuito a Ippolito, Apelle viene citato come il ventottesimo fra loro e identificato come il vescovo di Smirne. È ricordato nel Martirologio Romano il 22 aprile insieme a Lucio, un altro dei settanta secondo lo stesso Ippolito.[2]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Romani 16,10, su laparola.net.
- ^ a b santiebeati.it.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Apelle, su Santi, beati e testimoni, santiebeati.it.