Antonio Cavalleri | |
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Nascita | Dronero, 1911 |
Morte | Africa Orientale Italiana, 2 luglio 1941 |
Cause della morte | Morto in combattimento |
Dati militari | |
Paese servito | Italia |
Forza armata | Regio Esercito |
Arma | Genio marconista |
Anni di servizio | 1928-1941 |
Grado | capitano marconista in servizio permanente effettivo |
Guerre | Guerra d'Etiopia Seconda guerra mondiale |
Campagne | Campagna dell'Africa Orientale Italiana |
Battaglie | Conquista italiana della Somalia Britannica |
Decorazioni | vedi qui |
Studi militari | Regia Accademia Militare di Artiglieria e Genio di Torino |
dati tratti da Le medaglie d'oro al valor militare volume primo (1929-1941)[1] | |
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Antonio Cavalleri (Dronero, 1911 – Africa Orientale Italiana, 2 luglio 1941) è stato un militare italiano, decorato di medaglia d'oro al valor militare alla memoria nel corso della seconda guerra mondiale.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nacque a Dronero, provincia di Cuneo, nel 1911, figlio di Ettore e Maria Savio, all'interno di una famiglia di vecchie tradizioni militari.[2] Orfano di guerra, iniziò a frequentare la Regia Accademia Militare di Artiglieria e Genio di Torino da cui usci con il grado di sottotenente dell'arma del genio nel 1931.[2] Frequentata la scuola di applicazione d'arma venne promosso tenente ed assegnato all'11º Reggimento del genio.[2] Nel luglio 1935, in vista dell'inizio delle operazioni belliche contro l'Etiopia, dietro sua domanda, partì per la Somalia italiana con la 36ª Sezione radiotelegrafisti.[2] Inquadrato nella 29ª Divisione fanteria "Peloritana", durante la guerra d'Etiopia partecipò alle operazioni per la conquista di Neghelli.[2] Affidatogli il comando interinale della 51ª Compagnia marconisti e in seguito, quello della 1ª Compagnia artieri de XXXIV Battaglione Z.A., si distinse nelle operazioni di rastrellamento e di controguerriglia nell'Harar.[2] Trascorso un periodo in Patria, nel novembre 1939 ritornò in Africa Orientale Italiana in forza al II Battaglione misto del genio venendo promosso capitano nel gennaio 1940.[2] Dopo la dichiarazione di guerra a Francia e Gran Bretagna, avvenuta il 10 giugno 1940, partecipò all'occupazione del Somaliland.[2] Cadde in combattimento il 2 luglio 1941, e fu insignito della medaglia d'oro al valor militare alla memoria.[2]
Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]— Regio Decreto 6 febbraio 1942.[4]
Note
[modifica | modifica wikitesto]Annotazioni
[modifica | modifica wikitesto]Fonti
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Gruppo Medaglie d'Oro al Valore Militare 1965, p. 669.
- ^ a b c d e f g h i Combattenti Liberazione.
- ^ Quirinale - scheda - visto 23 gennaio 2023.
- ^ Registrato alla Corte dei conti, addì 11 marzo 1942, registro 7 guerra, foglio 301.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Gruppo Medaglie d'Oro al Valore Militare, Le medaglie d'oro al valor militare volume primo (1929-1941), Roma, Tipografia regionale, 1965, p. 669.
- Federica Saini Fasanotti, Etiopia 1936-1940. Le operazioni di polizia coloniale nelle fonti dell'Esercito Italiano, Roma, Ufficio Storico Stato Maggiore dell'Esercito, 2010, ISBN 978-88-96260-13-5.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Cavalleri, Antonio, su Combattenti Liberazione. URL consultato il 17 gennaio 2023.