Antieuropeismo è il termine utilizzato per indicare l'ostilità, l'opposizione e/o la discriminazione nei diretti confronti dei governi, cultura e persone europee.
Talvolta si parla anche di antioccidentalismo, ostilità estesa l'intero mondo occidentale e perseverante in Medio Oriente, al pari dell'antiamericanismo, per via delle politiche estere a supporto di Israele.
È spesso erroneamente confuso con l'euroscetticismo, che tuttavia è molto differente in quanto quest'ultimo è un sentimento, diffuso in Europa e negli Stati Uniti d'America, di opposizione e rifiuto al concetto di Europa-nazione ed europeizzazione contestualmente a una diffidenza e scetticismo nei confronti dell'Unione europea e dei processi politici di integrazione europea.[1][2][3][4][5][6]
Alcuni aspetti dell'antieuropeismo sono visibili negli Stati Uniti d'America ed altre ex-colonie in territori extraeuropei, dove un'immagine negativa dell'Europa è alimentata dai suoi trascorsi storici colonialisti e imperialisti.[7][8][9][10][11][12]
In occasione della seconda guerra del golfo, dove alcuni governi europei hanno osteggiato un loro coinvolgimento militare, sono state mosse molte critiche antieuropeiste dai principali editorialisti statunitensi, contemporaneamente al timore di una destabilizzazione interna nell'UE.[1][5][6][13][14]
Nel mondo
[modifica | modifica wikitesto]Africa
[modifica | modifica wikitesto]Negli anni '50 e '60, in pieno svolgimento e maturità del cosiddetto nazionalismo africano, gli intellettuali di questa corrente hanno basato molta dell'intera propaganda manifestando odio verso l'intera Europa, alla luce del fatto che interi territori sottomessi alle volontà di paesi europei siano stati e sono ancor'ora dopo l'indipendenza poveri e in condizioni sociali e politiche instabili.[10]
Americhe
[modifica | modifica wikitesto]America latina
[modifica | modifica wikitesto]Nell'America del Sud esiste un forte sentimento antieuropeo, favorito e - da molti - giustificato per via del passato sanguinoso portato dal colonialismo europeo, soprattutto Spagna e Portogallo che, distruggendo le culture native hanno stravolto l'ordine prestabilito portando malattie, guerre civili e schiavitù.[7]
Stati Uniti d'America
[modifica | modifica wikitesto]Molti studiosi statunitensi hanno analizzato il fenomeno, giungendo più volte a dichiarare che gli USA stessi si antepongono all'Europa come anti-, in quanto la loro nascita scaturisce da un odio verso il colonialismo britannico.[3]
Cercando di mettere sullo stesso piano antieuropeismo ed antiamericanismo, molti critici sostengono che il primo non ha una simmetria ideologica come l'odio verso l'America, perché se l'odio verso l'Europa è stato costante negli anni, questo riservato agli Stati Uniti aumenta o regredisce a seconda delle situazioni, interne o estere che siano.[1]
Altri osservatori del fenomeno si sono prettamente dichiarati antieuropeisti semplicemente basandosi su dati relativi dal secolo scorso a quello presente[non chiaro], in cui gli Stati Uniti si sono posti come potenza mondiale pur essendosi formati dopo molti paesi europei, riuscendo a ridurre la disoccupazione in modo più efficace rispetto agli stati sviluppati dell'UE, con lavoratori più attivi e ore di turno maggiore.[6]
Asia
[modifica | modifica wikitesto]Oceania
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c Timothy Garton Ash, Anti-Europeanism in America, su hoover.org, Hoover Digest, 2003 (archiviato dall'url originale l'11 dicembre 2008).
- ^ Anti-Eupeanism in America #2, The New York Review of Books, 13 febbraio 2003.
- ^ a b Todd Gitlin, Europe? Frankly, America doesn't give a damn..., The Guardian, 3 febbraio 2003.
- ^ Dennis Boyles, Like, Wow, National Review, 29 ottobre 2004 (archiviato dall'url originale il 27 giugno 2009).
- ^ a b Anti-Europeanism is a bad response to anti-Americanism, The Economist, 26 aprile 2007.
- ^ a b c Alan Elsner, Anti-Europeanism Flourishes on U.S. Right, su commondreams.org, Common Dreams NewsCenter, 20 giugno 2005 (archiviato dall'url originale il 17 ottobre 2006).
- ^ a b Eugen Weber, Everything's Up-to-Date in 1830, The New York Times, 23 giugno 1991.
- ^ Jussi Pakkasvirta, Nationalism and Continentalism in Latin American History, su helsinki.fi.
- ^ John Gallagher, Ronald Robinson, The Imperialism of Free Trade, su mtholyoke.edu, The Economic History Society (archiviato dall'url originale il 21 dicembre 2008).
- ^ a b Toyin Falola, Tyler Fleming, Postcolonial Nationalism in Africa, su science.jrank.org, Science Encyclopedia, The History of Ideas Vol 4.
- ^ Robert Craig Johnson, COIN: French Counter-Insurgency Aircraft, 1946-1965, su worldatwar.net, The World at War, 1998.
- ^ Ali A. Mazrui, Between Terrorism and Wars of Liberation, su swahilionline.com, Swahili Online, 1999 (archiviato dall'url originale l'11 novembre 2006).
- ^ Daniel Pipes, Steyn's New Book Combines Humor, Accuracy, Depth, The New York Sun, 14 novembre 2006.
- ^ Scott McPherson, Healthcare Socialism, su fff.org, Future of Freedom Foundation, 21 febbraio 2003 (archiviato dall'url originale il 7 dicembre 2006).