Anticlo o Anchimo (in greco antico: Ἄντικλος?, Ántiklos) è una figura della mitologia greca.
Il mito
[modifica | modifica wikitesto]Anticlo era uno dei greci penetrati a Troia nel cavallo di legno. Proveniva da Itaca, ed era dunque un compagno di Ulisse. Quando Elena, accostatasi al misterioso dono degli Achei, prese ad imitare le voci delle mogli dei guerrieri che vi stavano nascosti, Anticlo per poco non tradì la loro presenza, ma Ulisse fu pronto a chiudergli la bocca con la mano.
Secondo fonti postomeriche, fu Anticlo che nel viaggio di ritorno aprì l'urna dei venti, facendo scaraventare la nave di Ulisse nella terra dei Lestrigoni. Sarebbe stato poi tra i compagni di Ulisse divorati dalle teste di Scilla.
Presenze nella letteratura
[modifica | modifica wikitesto]«ένθ' άλλοι μέν πάντες ακήν έσαν υίες Αχαιών
Άντικλος δέ σέ γ' όιος αμείψασθαι επεέσσιν
ήθελεν; αλλ' Οδυσεύς επί μάσταχα χερσί πίεζε
νωλεμέως κρατερήσι, σάωσε δέ πάντας Αχαιούς»
«e tutti allora rimasero zitti i figli degli Achei,
Anticlo solo voleva con parole risponderti .
Ma gli chiuse la bocca Odisseo con le mani
possenti, senza pietà, e salvò tutti gli Achei.»
- Quinto di Smirne, Posthomerica 12,317.
- Pascoli: Poemi Conviviali, Antìclo (redazione in endecasillabi); Poesie Varie, Antìclo (redazione in esametri barbari); Carmina, Catullocalvos, VIII. Anticlus (redazione in esametri latini).