Anita Wold | |
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Nazionalità | Norvegia |
Salto con gli sci | |
Termine carriera | 1978 |
Anita Wold Jensen (Trondheim, 21 settembre 1956) è un'ex saltatrice con gli sci norvegese, principale interprete della specialità al femminile negli anni settanta.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Originaria di Trondheim[1] e attiva negli anni settanta[2], nel 1973 Anita Wold riuscì a battere il record del mondo femminile di Johanne Kolstad, imbattuto dal 1938: raggiunse gli 80 metri (contro i 72 del primato precedente) sul Kløvsteinbakken di Meldal[1]. Negli anni successivi migliorò ulteriormente il primato, prima a Štrbské Pleso nel 1974 (94 metri), poi a Sapporo nel 1976 (97,5 metri)[1].
I suoi risultati riscossero vasta eco in Norvegia[3] sebbene non fossero omologati dalla Federazione Internazionale Sci perché all'epoca il salto con gli sci era ufficialmente riservato solo agli uomini, quindi non venivano registrati i risultati delle donne. Per le poche praticanti, l'unica occasione di cimentarsi pubblicamente nel salto era come apripista nelle gare maschili. Anita Wold riuscì a saltare sui trampolini più famosi, facendo da apripista nelle principali competizioni internazionali[senza fonte]. Fu chiamata in tale veste nella gara di Holmenkollen, prima donna a saltare dal celebre trampolino[2][3], ai Mondiali di Lahti del 1978 e al prestigioso Torneo dei quattro trampolini[senza fonte].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c (DE, EN) The history of ladies ski jumping, in Skisprungschanzen.com, 9 marzo 2008. URL consultato il 29 febbraio 2012.
- ^ a b (NO) Stein Erik Kirkebøen, Jentesprang med lange røtter [collegamento interrotto], in Aftenposten.no, 17 febbraio 2009. URL consultato il 29 febbraio 2012.
- ^ a b (EN) History of the ladies ski jumping, in LadiesSkijumping.com. URL consultato il 29 febbraio 2012 (archiviato dall'url originale il 29 agosto 2011).
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (NO) Karin Berg, Hopp, jenter, hopp! Historien om Johanne Kolstad og Hilda Braskerud: et annerledes skieventyr, Schibsted, 1998, ISBN 82-516-1720-0.