Angelo Tognali | |
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Angelo Tognali | |
Nascita | Vione, 14 gennaio 1897 |
Morte | Monte Grappa, 27 ottobre 1918 |
Cause della morte | Morto in combattimento |
Dati militari | |
Paese servito | Italia |
Forza armata | Regio Esercito |
Arma | Fanteria |
Corpo | Alpini |
Reparto | 147ª Compagnia, battaglione "Monte Pelmo", 7º Reggimento alpini |
Anni di servizio | 1915-1918 |
Grado | Tenente |
Guerre | Prima guerra mondiale |
Decorazioni | qui |
Studi militari | Regia Accademia di Fanteria e Cavalleria di Modena |
dati tratti da Il Labaro Vol.3[1] | |
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Angelo Tognali (Vione, 14 gennaio 1897 – Monte Grappa, 27 ottobre 1918) è stato un militare italiano, decorato di medaglia d'oro al valor militare alla memoria nel corso della prima guerra mondiale.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nacque a Vione (provincia di Brescia) il 14 gennaio 1897,[2] figlio di Pancrazio Tognali e Maria Maddalena Cupriani, sesto di otto fratelli.[3] Studiò dapprima nel suo paese natio, poi a Lovere (BG)[2] e infine presso l'Istituto Tecnico "Niccolò Tartaglia"[3] di Brescia. L'anno dopo aver conseguito il diploma di ragioniere scoppiò la prima guerra mondiale,[2] e nell'ottobre 1916 fu costretto a interrompere gli studi.[3] Si arruolò volontario nel Regio Esercito, venendo assegnato al 37º Reggimento fanteria della Brigata Ravenna.[2] Ammesso successivamente a frequentare i corsi presso la Regia Accademia Militare di Modena,[2] ne uscì nell'aprile 1917 con il grado di Aspirante ufficiale, assegnato al Corpo degli alpini,[3] in forza al neocostituito battaglione alpini "Monte Pelmo", inquadrato nel 7º Reggimento alpini.[3] Arrivato al fronte nel successivo mese di maggio, con il suo reparto che si trovava schierato in Val Costeana, venne promosso sottotenente di complemento nel mese di giugno.[3] Trasferito con il suo reparto in territorio controllato dalla 2ª Armata, allora al comando del tenente generale Luigi Capello, si distinse durante la battaglia avvenuta tra il 18 e il 25 agosto.[3] Distintosi anche durante la battaglia di Caporetto ricevette un encomio solenne e la promozione a tenente, concessagli nell'aprile 1918. Posto al comando di un plotone della 147ª Compagnia fu mandato a presidiare il settore Cuma Alta-Pozzo di Mezzo, e insieme con gli arditi della compagnia speciale eseguì missioni di attacco alle trincee e ai baraccamenti nemici.[3] Mandato successivamente nel settore Solaroi-Valderoa, il 25 ottobre 1918 riuscì con i suoi uomini a conquistare alcune trincee nemiche sul Col del Kuk.[3] Sebbene febbricitante e molto debilitato non volle lasciare la prima linea in previsione dell'imminente contrattacco nemico che fu lanciato il giorno 27 dopo una violenta preparazione di artiglieria.[3] Col suo plotone, appoggiato da una sezione di mitragliatrici, sostenne l'attacco finché circondato da forze superiori cadde in combattimento mentre si difendeva con l'unica mitragliatrice ancora efficiente.[3] Il suo corpo fu seppellito nel cimitero militare di Casonet, ai piedi della Teleferica Boccaor.[2]
Per onorarne il coraggio con Regio Decreto 25 agosto 1919 gli fu concessa la medaglia d'oro al valor militare alla memoria.[1]
Il suo paese natale ne ha onorato la memoria ponendo, sulla facciata della casa natale, una lapide a ricordo, intitolandogli anche una via e una scuola elementare.[2] La città di Monza, Madrina del Battaglione "Monte Pelmo", assegnò a ognuno degli ufficiali che combatterono in questo battaglione, una medaglia d'oro a ricordo.[2]
Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]— Regio Decreto 25 agosto 1919[5]
Note
[modifica | modifica wikitesto]Annotazioni
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Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Andrea Bianchi e Mariolina Cattaneo, I quaderni dell'Associazione Nazionale Alpini. Il Labaro, Associazione Nazionale Alpini, 2011, ISBN 978-88-902153-1-5.
- Luigi Cadorna, La guerra alla fronte italiana. Vol. 1, Milano, Fratelli Treves editori, 1921.
- Luigi Cadorna, La guerra alla fronte italiana. Vol. 2, Milano, Fratelli Treves editori, 1921.
- Gaetano Carolei, Guido Greganti e Giuseppe Modica, Le medaglie d'oro al valor militare dal 1915 al 1916, Roma, Tipografia regionale, 1968.
- Alberto Cavaciocchi e Andrea Ungari, Gli italiani in guerra, Milano, Ugo Mursia Editore s.r.l., 2014.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Tognali, Angelo, su Combattenti Liberazione. URL consultato il 30 gennaio 2018.
- Tognali, Angelo, su MOVM. URL consultato il 31 marzo 2023.