Anatomia del miracolo | |
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Titolo originale | Le Bleu miraculeux |
Lingua originale | italiano, inglese |
Paese di produzione | Francia, Italia |
Anno | 2017 |
Durata | 83 min |
Genere | documentario |
Regia | Alessandra Celesia |
Casa di produzione | Arte France Cinéma, La Sarraz Pictures , Zeugma Films |
Distribuzione in italiano | La Sarraz Pictures |
Fotografia | François Chambe |
Montaggio | Adrien Faucheux |
Interpreti e personaggi | |
Anatomia del miracolo (Le Bleu miraculeux) è un film del 2017 diretto da Alessandra Celesia[1].
Trama
[modifica | modifica wikitesto]Giusi è una disabile napoletana in sedia a rotelle dalla nascita, quasi del tutto non vedente. Vive di fronte al Santuario della Madonna dell'Arco, alle pendici del Vesuvio, nota anche come ‘’Madonna del Livido’’ per il segno che le distingue il volto e che secondo la tradizione risaliva al XV secolo, quando sul viso della statua, danneggiata dai calci di un uomo che bestemmiava dopo aver perso al gioco, era rimasto un livido poi interpretato come un miracolo,[2] non meno che quale sussidio ‘potente’, capace di dar sollievo o addirittura eliminare le cicatrici che segnano il corpo e l’anima.
Antropologa dedita allo studio della devozione mariana, Giusi è laica ma si occupa di interviste con spirito di forte rispetto e addirittura affettuosa amicizia nei confronti della Madonna. È una donna razionale e stenta a non interrogarsi sul perché una tale ferita sia toccata “proprio a lei”: ma, come le fa notare una disabile come lei, se tuttavia non chiede miracoli, atto che comunque richiede una forza interiore, non è perché in fondo le va bene così?
Fortemente devota, distinta da una fede pura e a tratti ingenua, è invece Fabiana, una transessuale che anima un gruppo di fedeli in un quartiere popolare del centro di Napoli e ha un profondo rapporto d’affetto con la propria nipotina.
Nello stesso quartiere insegna musica ai bambini la pianista coreana Sue, affascinata da una spiritualità lontana dalla propria cultura ed in cerca dei propri ritmi di vita.
Le tre donne sono ugualmente portatrici di “lividi” interiori e, dinanzi ad una realtà fitta di ostacoli e contraddizioni, tra fede sincera, misticismo, superstizioni e devozionismo, si pongono in atteggiamento di ricerca circondate da un’umanità varia (di abitanti e pellegrini, devoti e laici, scugnizzi e vecchi, cantanti neomelodici, artisti veri o sedicenti, suore abituate a lavorare con vecchie macchine da cucire o consorelle giovani che con lo smartphone inseguono il canto degli uccelli) ma anch’essa segnata da ferite, emarginazione, brutture, eppure spesso sostenuta da un’impregiudicabile dignità.
È in fondo l’atteggiamento stesso di Giusi, la figura catalizzatrice nel film, che dialoga con la Madonna sebbene dica di non credere e non preghi in maniera tradizionale, ma che ugualmente le domanda, con semplicità e confidenza, di posare lo sguardo su di lei, che non chiede miracolo alcuno riconoscendo di essere se stessa e la propria maturazione proprio in quanto ferita e “diversamente abile”, secondo facili formule altrui che nascondono indifferenza e incomprensione oltre che incapacità di accettare il dolore e la difficoltà: e in fondo non è proprio questo il miracolo?
Distribuzione
[modifica | modifica wikitesto]Il film è stato presentato al Festival di Locarno e al Festival dei Popoli[3].
Riconoscimenti
[modifica | modifica wikitesto]- 2018 - Société Civile des Auteurs Multimedia
- Premio les Étoiles de la Scam.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Ornella Sgroi, "Anatomia del miracolo" e la disabilità offre un punto di vista tutto da scoprire, su InVisibili - Corriere della Sera, 19 novembre 2018. URL consultato il 31 dicembre 2019.
- ^ Lo stesso fenomeno viene venerato a Volterra, sulla coeva immagine della ‘’Madonna con il Bambino tra santi e angeli custodita nel locale Oratorio della Visitazione: La Madonna del Livido: l'opera sacra che si svela, su Qui news Volterra Cultura. URL consultato il 29 ottobre 2022 (archiviato dall'url originale il 13 agosto 2022)., Processione della Madonna del Livido, su VisitValdiCecina. URL consultato il 29 ottobre 2022. e Oratorio della Madonna della Visitazione Madonna del Livido, su carrozzadergambini. URL consultato il 29 ottobre 2022. e dal secolo successivo a Montepulciano, sull’immagine di Maria posta sull’altare del transetto sinistro, una piccola “Maestà” con Madonna, Gesù Bambino e San Giovanni E sulla fronte della Vergine dipinta comparve un livido, su LaNuovaBussolaQuotidiana. URL consultato il 29 ottobre 2022.
- ^ Sergio Lorizio, Anatomia del miracolo, la figura della Vergine torna protagonista al cinema, su Ciak Magazine, 12 novembre 2018. URL consultato il 31 dicembre 2019.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Anatomia del miracolo, su CineDataBase, Rivista del cinematografo.
- Anatomia del miracolo, su MYmovies.it, Mo-Net Srl.
- Anatomia del miracolo, su Movieplayer.it, NetAddiction S.r.l..
- (EN) Anatomia del miracolo, su IMDb, IMDb.com.
- (EN, ES) Anatomia del miracolo, su FilmAffinity.
- (EN) Anatomia del miracolo, su Box Office Mojo, IMDb.com.