Anadolu Feneri | |
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Stato | Turchia |
Regione | Regione di Marmara |
Provincia | Istanbul |
Distretto | Beykoz |
Coordinate | 41°13′06″N 29°09′10″E |
Costruzione | 1755 |
Altezza | 19 m |
Elevazione | 75 m s.l.m. |
Portata | 20 miglia nautiche |
Elenco fari | TUR-014[1] |
Visitabile | no |
Automatizzato | si |
Segnale | |
Un lampo bianco, periodo 20 s | |
Anadolu Feneri ("Faro d'Anatolia" in Turco) è un faro storico ancora in uso, situato sul lato orientale, cioè anatolico, dell'ingresso settentrionale del Bosforo, sul Mar Nero, a Istanbul, in Turchia (Anadolu è il nome turco dell'Anatolia). Il lato opposto dello stretto (appartenete all'estrema parte orientale della Tracia orientale, detta anche Turchia europea) è segnalato dal faro Rumeli Feneri. Quest'ultimo dista 2 miglia nautiche dal faro dell'Anatolia. Una linea retta tra i due fari segna il confine settentrionale del porto di Istanbul. Il luogo in cui sorge il faro, chiamato anch'esso Anadolufeneri, oggi è un villaggio di pescatori nel distretto di Beykoz.[2][3]
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1755 François Baron de Tott, ingegnere e ufficiale militare francese di origine ungherese il quale visse per alcuni anni a Istanbul, menzionò la presenza di un faro in questa località.[4] Durante la guerra di Crimea (1853-1856), per garantire una navigazione sicura alle navi da guerra francesi e britanniche si rese necessaria la costruzione di un faro su entrambi i lati dell'ingresso del Bosforo nel Mar Nero. I francesi costruirono il Rumeli Feneri sul lato opposto dello stretto e migliorarono il faro esistente, il quale era già chiamato Anadolu Feneri. Entrambi i fari entrarono in servizio il 15 maggio 1856.[2] L'Anadolu Feneri fu gestito dai francesi fino al 1933, quando la concessione della durata di 100 anni fu annullata e le autorità turche ne presero il controllo.[2] Oggi è gestito dall'Autorità per la sicurezza costiera (in turco Kıyı Emniyeti Genel Müdürlüğü) del Ministero dei trasporti e delle comunicazioni.
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Il faro è situato sulla punta di Yum - o Yon (Hrom)[4] Burnu, a 75 m di altezza sul livello del mare. La torre in muratura, interamente dipinta di bianco e di forma conica, ha un'altezza di 19 m[1][2][3] e presenta un ballatoio intorno alla sala delle lanterne. Alla torre è annessa la casa del custode, a due piani.[1][4] Inizialmente il faro era illuminato a cherosene, poi sostituito dalla luce di Dalén che utilizzava il carburo (gas acetilene). Oggi la fonte di illuminazione è l'elettricità, ma è stato installato anche un sistema di illuminazione di riserva a gas butano. La lanterna del faro lampeggia ogni 20 secondi e la sua luce è visibile a una distanza di 20 miglia nautiche (37 km).[2][3]
Il faro ha il codice d'identificazione turco "TUR 014" e il suo nominativo radio è TC2ALH.[5]
L'edificio del faro comprende un alloggio per una famiglia[4] ed è aperto al pubblico come sito storico.[6]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c (EN) Russ Rowlett, Lighthouses of Northwestern Turkey, in The Lighthouse Directory, University of North Carolina at Chapel Hill. URL consultato il 15 settembre 2010.
- ^ a b c d e (TR) Yağcı, Ahmet Gökhan, Deniz Fenerleri, su dnz.gen.tr, Türk Denizcilik Portalı. URL consultato il 7 giugno 2010 (archiviato dall'url originale il 31 dicembre 2008).
- ^ a b c Free Topo Maps-My Topo, su mapserver.mytopo.com, Map Server. URL consultato il 14 giugno 2010.
- ^ a b c d (TR) Gence, Hakan, Meraklılarına deniz feneri turu, in Hürryet, 10 novembre 2006. URL consultato il 14 giugno 2010.
- ^ (EN) Istanbul Lighthouses On The Air (ILOTA) Award by TCSWAT, su tcswat.org, TCSWAT. URL consultato il 5 maggio 2010.
- ^ (TR) Turizme Açılan Fenerler, su coastalsafety.gov.tr, Kıyı Emniyeti Genel Müdürlüğü. URL consultato il 6 giugno 2010 (archiviato dall'url originale l'11 giugno 2010).
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
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