Ana-Neda | |
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Zarina consorti di Bulgaria | |
In carica | 1323-1324 |
Dinastia | Nemanjić di nascita Šišman per matrimonio |
Padre | Stefano Uroš II Milutin |
Madre | Elisabetta d'Ungheria |
Consorte di | Michele Asen III di Bulgaria |
Figli | Ivan Michele Šišman |
Ana-Neda (in serbo Ана-Неда?, in bulgaro Анна-Неда?; ... – 1323–1324) è stata per breve tempo imperatrice consorte di Bulgaria nel 1323-1324 come sposa del "despota di Vidin" Michele Šišman, eletto imperatore di Bulgaria nel 1323. Era figlia del re serbo Stefano Uroš II Milutin e della principessa Elisabetta degli Arpadi, figlia del re Stefano V d'Ungheria e di Elisabetta la Cumana, figlia di Köten. Dal matrimonio con Michele ebbe tre figli, uno dei quali fu Ivan Stefan di Bulgaria, poi per breve tempo imperatore di Bulgaria (1330-1331).
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Ana era la figlia del re serbo Stefano Uroš II Milutin e della sua terza moglie, Elisabetta d’Ungheria. Quindi è possibile che sia nata prima del 1284, quando suo padre sembra aver divorziato da Elisabetta per sposare Anna di Bulgaria. Da parte paterna, apparteneva alla dinastia dei Nemanjić. Da parte materna, era imparentata con la dinastia ungherese degli Árpád e con la dinastia Angioina. Sua zia, Maria Árpád, era sposata con Carlo II, re di Napoli e Sicilia. Anna Neda era una cugina di primo grado dei figli di Carlo e Maria Árpád, re Roberto d'Angiò e principe Filippo I di Taranto, e suo figlio, Ivan Stefan, era un cugino di secondo grado di Luigi di Taranto e della regina Giovanna d’Angiò
Dal matrimonio con Michele ebbe tre figli[1]:
- Ivan Stefan di Bulgaria, imperatore di Bulgaria nel 1330-1331
- Michele, despota di Vidin per un breve periodo
- Šišman, pretendente al trono bulgaro
Nel 1324, Michele Šišman divorziò da Ana-Neda per sposare Teodora di Bisanzio[2]. Ana-Neda e i suoi figli furono mandati via da Turnovo in campagna[3]. Nel 1330 Michele Šišman morì e gli succedette il figlio primogenito Ivan Stefan di Bulgaria[4]. Ana-Neda governò la Bulgaria fra il 1330 ed il 1331 come reggente di suo figlio[5].
Prese i voti monastici e ricevette il nome di Jelena. Fu sepolta nel monastero di Dečani. È stata consacrata nella Chiesa ortodossa serba come venerabile (prepodobna) "Santa Jelena di Dečani" (Света Јелена Дечанска); la sua festa ricorre il 3 giugno (21 maggio, calendario giuliano).
Nome
[modifica | modifica wikitesto]Gli storici bulgari recenti la chiamano Ana-Neda (con un trattino). È probabile che sia nata Neda e che al momento del matrimonio con Michele, diventando regina, abbia ricevuto il nome titolare Ana. È stata anche chiamata Dominika (Доминика), perché Neda deriva da "недеља" (nedelja) in serbo, che significa "domenica", cioè "Dius Domini").
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Bili︠a︡rski, 2011, p. 283.
- ^ Fine, 1994, p. 270.
- ^ Andreev e Lalkov, 1996, p. 258.
- ^ Fine, 1994, pp. 272-273.
- ^ Wasilewski, 1988, pp. 104-106.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) John Van Antwerp Fine, The Late Medieval Balkans: A Critical Survey from the Late Twelfth Century to the Ottoman Conquest, Michigan, University of Michigan Press, 1994, ISBN 978-0-472-08260-5.
- (BG) Iordan Kirov Andreev e Milčo D. Lalkov, Българските ханове и царе: От хан Кубрат до цар Борис III, Veliko Tărnovo, Abagar, 1996, ISBN 954-427-216-X.
- (EN) Ivan Bili︠a︡rski, Word and power in mediaeval Bulgaria, Brill, 2011, ISBN 978-90-04-19145-7, OCLC 729754164.
- (PL) Tadeusz Wasilewski, Historia Bułgarii, Wydanie drugie, poprawione i uzupełnione, Zakład Narodowy im. Ossolińskich, 1988, ISBN 8304024667, OCLC 1244775861.
Altri progetti
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