Aldo Rasero | |
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Soprannome | Ras |
Nascita | La Spezia, 6 febbraio 1910 |
Morte | Roma, 26 dicembre 1988 |
Dati militari | |
Paese servito | Italia Italia |
Forza armata | Regio Esercito Esercito Italiano |
Corpo | Alpini |
Specialità | Alpino |
Comandante di | Battaglione alpini "Tirano" |
Pubblicazioni | vedi sezione |
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Aldo Rasero (La Spezia, 6 febbraio 1910[1] – Roma, 26 dicembre 1988[2]) è stato un ufficiale, giornalista e scrittore italiano.
In seguito al Proclama Badoglio dell'8 settembre 1943 assunse il comando di alcune formazioni partigiane in Abruzzo e successivamente prese parte alla Guerra di liberazione italiana.
A seguito dell'eccidio di Filetto ad opera delle truppe naziste [3], anche dirigendo le operazioni di contrasto in area [4] contribuì prima all'approssimarsi al capoluogo e poi alla stessa liberazione de L'Aquila.
Nel dopoguerra, decorato di medaglia d'argento al valor militare, al momento della sua ricostituzione in Malles il 10 settembre 1953, venne nominato primo comandante del Battaglione alpini "Tirano" del 5º Reggimento Alpini, all'epoca ancora inquadrato nella Brigata alpina "Orobica".
In seguito diede vita a tre saggi riguardanti la storia delle divisioni del Corpo militare a cui apparteneva, gli Alpini.
Ha altresì ricoperto in due distinti periodi il ruolo di direttore della rivista ufficiale dell'ANA «L’Alpino» [5].
Opere
[modifica | modifica wikitesto]- 5º Alpini, Rovereto, Manfrini editore, 1963.
- Morte a Filetto. La Resistenza e le stragi naziste in Abruzzo, Milano, Mursia, 1970.
- Alpini della Julia. Storia della "divisione miracolo", Milano, Mursia, 1972.
- Tridentina avanti! Storia di una divisione alpina, Milano, Mursia, 1982, ISBN 88-425-2975-3.
- L'eroica "cuneense". Storia della divisione alpina martire, Milano, Mursia, 1985, ISBN 88-425-3519-2.
- Cronache del Genio Alpino 1935-1980 (a cura di), Milano, Mursia, 1980, ISBN 88-425-3604-0.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Anagrafe, in Fiamme Verdi, Sezione ANA di Conegliano, giugno 1988. URL consultato il 22 aprile 2020.
- ^ Gianfranco Fabbri, Addio vecchia, cara “Wackernell”, su ana.it, Associazione Nazionale Alpini, 23 dicembre 2011. URL consultato il 19 aprile 2020.
- ^ https://www.straginazifasciste.it/?page_id=38&id_strage=2542
- ^ Morte a Filetto. La Resistenza e le stragi naziste in Abruzzo, Milano, Mursia, 1970.
- ^ I suddetti periodi furono maggio 1971–dicembre 1978 e di lì a breve nuovamente giugno 1981–settembre 1982 Anagrafe, in Alpini Bela Fameja, Sezione ANA di Pordenone, ottobre 2006. URL consultato il 3 settembre 2024.