Aldo Bardelli | |||||||
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Nazionalità | Italia | ||||||
Calcio | |||||||
Ruolo | Allenatore, Dirigente | ||||||
Termine carriera | 1950 - allenatore | ||||||
Carriera | |||||||
Carriera da allenatore | |||||||
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1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato. Il simbolo → indica un trasferimento in prestito. | |||||||
Aldo Bardelli (Livorno, 4 aprile 1912[1] – Bologna, 15 novembre 1971) è stato un giornalista e dirigente sportivo italiano.
Carriera
[modifica | modifica wikitesto]- Dirigente sportivo
Nel campionato di calcio di Serie A 1942-1943 portò il Livorno al secondo posto finale, il miglior risultato della squadra amaranto raggiunto nel XX secolo[2].
Fece parte, con Ferruccio Novo e Roberto Copernico, della Commissione Tecnica Federale che tra il 1949 e il 1950 guidò la Nazionale di calcio italiana ai Mondiali in Brasile del 1950. Fu lui a proporre l'idea che gli Azzurri raggiungessero il Brasile in nave invece che in aereo, vista la sciagura che aveva colpito il Torino l'anno prima, nel 1949.
- Giornalista
Fu redattore capo del quotidiano sportivo bolognese «Stadio»; dopo i Mondiali di calcio del 1966 passò alla «Gazzetta dello Sport».
Nel 1970 vinse il Premio Bruno Roghi[3].
È scomparso nel 1971 all'età di 59 anni a seguito di un attacco cardiaco[1].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b È morto Bardelli ex c.t. della Nazionale Archiviolastampa.it
- ^ Stadio, un'idea geniale e folle, su corrieredellosport.it. URL consultato il 26 novembre 2015.
- ^ Copia archiviata, su viareggiocup.com. URL consultato il 23 agosto 2011 (archiviato dall'url originale il 31 agosto 2011).