Alberico III di Tuscolo (... – tra il 1033 e il 1044[1]) è stato un nobile italiano.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Fu conte di Tuscolo, nonché di Galeria, Preneste e Arce, dal 1024, quando suo fratello, il conte Romano, fu eletto papa col nome di Giovanni XIX, fino alla sua stessa morte.[1] Era figlio di Gregorio I e Maria, fratello dei papi Benedetto VIII e Giovanni XIX, e cognato di Trasimondo III di Spoleto.[2]
Alberico usò il titolo di consul, dux et patricius Romanorum: "console, duca e patrizio dei Romani". Ciò indicava la sua autorità temporale a Roma. Portava anche il titolare comes sacri palatii Lateranensis ("conte del sacro palazzo Lateranense "), che indicava la sua funzione ecclesiastica nella curia papale.[1] Durante il pontificato del fratello Giovanni XIX, fu nominato senatore, ma dovette abbandonare questo titolo in cambio della suddetta dignità consolare onde evitare tensioni con l'imperatore Enrico II.[1] Alla morte del fratello, nel 1032, gli venne offerta la possibilità di ascendere al soglio pontificio, ma rifiutò in favore del giovane figlio.[1] Alberico non compare nelle fonti dopo il 1033, quando lasciò il potere comitale al figlio neoeletto papa.[3]
Sposò Ermelina e suo figlio Teofilatto III (o IV) divenne papa Benedetto IX nel 1032.[3] Gli successe il secondogenito Gregorio II e lasciò altri tre figli maschi: Pietro (consul, dux et senator Romanorum), Ottaviano e Guido, tutti insigniti del titolo di "Conte di Tuscolo".[1]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d e f Lindsay Brook, Popes and Pornocrats: Rome in the Early Middle Ages, in Foundations: The Journal of the Foundation for Medieval Genealogy, vol. 1, n. 1, 2003.
- ^ Foundation of Medieval Genealogy: Central Italy — 2.M. Conti di Tuscolo., su fmg.ac.
- ^ a b John-Peter Pham, Heirs of the Fisherman : Behind the Scenes of Papal Death and Succession, (Oxford University Press, 2004), 56.