Alastore | |
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Nome orig. | Ἀλάστωρ |
Caratteristiche immaginarie | |
Specie | Demone |
Sesso | Maschio |
Alastore (in greco antico: Ἀλάστωρ?, Alàstor) è una figura della mitologia greca e corrisponde alla personificazione della vendetta e delle lotte familiari ed è stato associato anche con i peccati che si tramandano dal padre al figlio[1].
Come un genio o uno spirito della casata nella mitologia romana, ha spesso incitato le persone ad uccidere o a compiere altri peccati[2].
In origine era un mortale, figlio di Neleo il re di Pilo, fu poi abbassato di grado a demone minore dopo che Eracle uccise lui e i suoi fratelli.
Influenza culturale
[modifica | modifica wikitesto]Alastor è il nome del cavallo di Filippo II di Macedonia, il grande condottiero padre di Alessandro Magno. Celeberrimo per la sua bellezza, indomabilità e velocità, il cavallo venne chiamato così proprio a causa delle sue caratteristiche che ricordavano quelle del temuto spirito della mitologia classica.
Nella demonologia cristiana, Alastor diventa il capo esecutore del re dell'inferno. È citato nel Dizionario infernale di Jacques Collin de Plancy.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Pausania il Periegeta, Periegesi della Grecia viii. 24. § 4
- ^ Plutarco, De Defectu Oraculorum 13, &c.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Alastor, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- (EN) Alastore, su Theoi Project.