Al-Baghuz Fawqani città | |
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الباغوز فوقاني | |
Localizzazione | |
Stato | Siria |
Governatorato | Deir el-Zor |
Distretto | Abu Kamal |
Sottodistretto | |
Territorio | |
Coordinate | 34°27′31″N 40°57′02″E |
Abitanti | 10 649 |
Altre informazioni | |
Fuso orario | UTC+2 |
Cartografia | |
Al-Baghuz Fawqani (in arabo الباغوز فوقاني?, traslitterato anche Baghouz Fawqani), è una città della Siria, situata nel distretto di Abu Kamal, Deir ez-Zor. Secondo l'ufficio centrale di statistica della Siria (CBS), Al-Baghuz Fawqani aveva una popolazione di 10.649 nel censimento del 2004.[1]
Guerra civile siriana
[modifica | modifica wikitesto]Nel corso della guerra civile siriana, l'area di Baghuz (compresa la vicina città di Baghuz at-Tahtani) passò sotto il controllo dello stato islamico dell'Iraq e del Levante (ISIL).[2][3] L'area fu inizialmente amministrata dal governo della Provincia dell'Eufrate dell'ISIL, ma successivamente la gestione passò all'amministrazione del "distretto di al-Barakah" fuggita a sud in seguito alle sconfitte militari.[4]
Nella fase finale dei lunghi combattimenti avvenuti nella Siria orientale, la città fu sottratta all'ISIL dalle Forze Democratiche Siriane (SDF) il 23 gennaio 2019.[5] I combattenti dell'ISIL presenti nell'area si spostarono di conseguenza nel villaggio di Al-Marashidah, ritrovandosi quindi intrappolati tra il fiume Eufrate a sud e gli assedianti a nord.[6][7] Il giorno successivo, l'ISIL lanciò una serie di attacchi suicidi nel disperato tentativo di rompere l'assedio, riuscendo a riconquistare una porzione della parte occidentale della città. La periferia della città fu di conseguenza colpita da raid aerei della coalizione internazionale.[8] Il 7 febbraio 2019, le SDF catturarono Al-Marashidah e altre aree vicine, assediando completamente l'ISIL nella città di Al-Baghuz Fawqani, che rimase quindi l'ultimo insediamento sotto il diretto controllo dell'organizzazione in tutto il Levante.[9][10]
Battaglia di Baghuz Fawqani
[modifica | modifica wikitesto]Il 9 febbraio 2019, le Forze Democratiche Siriane, supportate dalla Coalizione CJTF-OIR, lanciarono l'assalto finale per conquistare Baghuz Fawqani e spazzare via l'ultimo bastione di territorio fisico detenuto dallo Stato Islamico,[11]
L'attacco iniziò con massicci bombardamenti sul quartiere di Huwayjat Khanafirah in seguito ai quali ebbero luogo violenti scontri per tutti i giorni successivi.[12][13] La coalizione dichiarò di aver colpito una moschea a Baghuz Fawqani l'11 febbraio poiché essa era utilizzata come centro di comando dallo Stato islamico.[14]
Il 28 febbraio, il portavoce di SDF Adnan Afrin annunciò la scoperta di una fossa comune che era stata trovata nella città 10 giorni prima. In tale luogo erano presenti dozzine di cadaveri di donne e di uomini ed anche numerose teste separate dai corpi. L'SDF stava cercando di comprendere se i corpi fossero stati di membri dello Stato islamico oppure di prigionieri yazidi. Un video di Furat FM documentò tale scoperta. La maggior parte dei cadaveri avrebbero ricevuto proiettili in testa. La portavoce delle SDF Lilwa Abdulla confermò di aver trovato un gran numero di corpi di donne yazide sebbene non furono riferiti numeri specifici.[15][16][17][18] I residenti nell'area sostennero che i cadaveri fossero stati in realtà quelli delle vittime degli attacchi aerei.[19]
Dopo diverse interruzioni al fine di agevolare la resa dei nemici e l'evacuazione dei civili, l'assalto alla città riprese il 1º marzo ed i restanti miliziani dell'ISIL si accamparono con le loro famiglie in una tendopoli situata sulla riva del fiume Eufrate.[20] Il 18 marzo nelle operazioni di recupero dei civili usati come scudi umani cadde in una imboscata il combattente italiano delle SDF Lorenzo Orsetti insieme a tutti i componenti della sua unità. Il 19 marzo il portavoce delle SDF Mustafa Bali annunciò che le SDF avevano il controllo di tutta Al-Baghuz Fawqani con l'eccezione di alcune sacche di resistenza lungo le rive del fiume dove erano ancora in corso scontri contro i jihadisti.[21]
Sabato 23 marzo 2019 le forze SDF, sostenute dalla Coalizione Internazionale, ottennero il controllo di tutta l'area Al-Baghuz Fawqani, ponendo fine al dominio territoriale dell'ISIL sulla Siria e privando il gruppo della sua ultima "capitale".[22]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ General Census of Population 2004. (XLS), su view.officeapps.live.com. URL consultato il 9 dicembre 2017.
- ^ AFP, ISIS repels US-backed forces from east Syria holdout, in Al Arabiya English, 28 ottobre 2018. URL consultato il 3 agosto 2019.
- ^ The experienced special forces arrive in the organization’s enclave and the Coalition and SDF continue their preparations for starting a violent military operation on the eastern banks of the Euphrates, in SOHR, 28 ottobre 2018. URL consultato il 3 agosto 2019.
- ^ Explainer: IS redraws boundaries of its local Syrian 'branches', in BBC Monitoring, British Broadcasting Corporation, 11 ottobre 2018. URL consultato il 16 novembre 2018.
- ^ SDF and the Coalition control the last town of ISIS in Syria and continue to advance to end it completely east of Euphrates after 18 weeks of continuous military operations, in The Syrian Observatory for Human Rights, 23 gennaio 2019. URL consultato il 3 agosto 2019.
- ^ Rukmini Callimachi, Down to Its Last 2 Villages in Syria, ISIS Still Fights Back, in The New York Times, The New York Times Company, 24 gennaio 2019, p. 4. URL consultato il 24 gennaio 2019.
- ^ Leith Aboufadel, ISIL’s reign over eastern Euphrates nearing its end – map, in Al-Masdar News, 24 gennaio 2019. URL consultato il 25 gennaio 2019 (archiviato dall'url originale l'11 novembre 2020).
- ^ The International Alliance aircrafts [sic] targets the outskirts of the town of Al-Bagouz in the eastern countryside of Deir Al-Azur, su syria.liveuamap.com, 1º febbraio 2019. URL consultato il 1º febbraio 2019.
- ^ Coalition, partners continue squeezing IS militants in Iraq, Syria -- statement, in Kuwait News Agency, 7 febbraio 2019. URL consultato il 3 agosto 2019.
- ^ Leith Aboufadel, ISIS squeezed into last areas as SDF troops capture 2 villages east of the Euphrates (MAP), in Al-Masdar News, 7 febbraio 2019. URL consultato il 15 febbraio 2019 (archiviato dall'url originale il 19 novembre 2020).
- ^ Rikar Hussein, US-backed Fighters Launch Final Push to Defeat IS in Syria, in VOA News, 9 febbraio 2019. URL consultato il 15 febbraio 2019.
- ^ Gargari, Map of the front of Bayt 'Uqaydat and the battle between #SDF and #IS in eastern #DayrAzZawr governorate, Baghuz pocket. 10.02.2019 #Syria #JazirahStorm #Baghuz (Tweet), su Twitter, X, 10 febbraio 2019. URL consultato il 27 ottobre 2019.
- ^ 'Heavy clashes' in Syria as SDF launches final push against ISIL, in Al Jazeera, Al Jazeera Media Network, 10 febbraio 2019. URL consultato il 27 ottobre 2019.
- ^ Bassem Mroue, US strikes ISIS-held mosque as Syria battle intensifies, in Military Times, Sightline Media Group, 12 febbraio 2019. URL consultato il 27 ottobre 2019.
- ^ Agence France-Presse, Severed heads found in mass grave near Syria IS pocket, in Yahoo! News, Yahoo, 4 marzo 2019. URL consultato il 28 febbraio 2019.
- ^ Lucia I. Suarez Sang, Mass grave with dozens of decapitated bodies found in last ISIS enclave: 'They were slaughtered', in Fox News, FOX, 28 febbraio 2019. URL consultato il 28 febbraio 2019.
- ^ AP, US coalition confirms death of Fabien Clain, French militant linked to Paris 2015 attacks, in France 24, 28 febbraio 2019. URL consultato il 28 febbraio 2019.
- ^ Viviyan Fetah, Last civilians flee Syria’s Baghouz as ISIS make final stand, in Rudaw Media Network, 3 marzo 2019. URL consultato il 27 ottobre 2019.
- ^ US-backed force says it has taken positions in Daesh Syria camp, in Middle East Monitor, 18 marzo 2019. URL consultato il 24 marzo 2019.
- ^ Associated Press, The Latest: US-backed Syrian forces to resume assault on IS, in Washington Post, 1º marzo 2019. URL consultato il 27 ottobre 2019 (archiviato dall'url originale il 2 marzo 2019).
- ^ Jeff Seldin, US-Backed Force Says It's in Control of IS Syria Encampment, in VOA News, 19 marzo 2016. URL consultato il 27 ottobre 2019.
- ^ Philip Issa, Andrea Rosa e Maya Alleruzzo, US-allied Syrian force declares victory over Islamic State, in The Washington Post, 23 marzo 2019 (archiviato dall'url originale il 1º aprile 2019).