Akashi Takenori[1] (明石 全登?; 1566 – 1618?) è stato un samurai giapponese dei periodi Sengoku ed Edo. Noto anche come Morishige, Teruzumi, Zentō, Naritoyo o Masataka.
Fu servitore di Ukita Naoie, il più grande daimyō della provincia di Bizen. Il suo titolo di corte fu Kamon-no-Kami (掃部頭?). Il suo nome da Cristiano fu Giovanni Giusto.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Takenori fu un importante stratega sotto il figlio di Naoie, Ukita Hideie. Seguì Hideie nella campagna di Sekigahara, partecipando il giorno prima alla battaglia di Kuisegawa[2]. Durante la battaglia di Sekigahara si scontrò coraggiosamente contro le truppe di Fukushima Masanori. Dopo che il clan Ukita fu sconfitto Akashi scomparve diventando un ronin. Ritornò improvvisamente durante l'assedio di Osaka[3] e combatté nuovamente contro Tokugawa Ieyasu fino all'ultimo minuto. Sua moglie Monica lo accompagnò a Osaka e lavorò come infermiera durante l'assedio. Dopo la caduta del castello Takenori fuggì di nuovo. Non si suicidò mai a causa delle sue credenze cristiane. Nonostante fosse braccato dalle forze Tokugawa non fu mai catturato e scomparve per sempre.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Per i biografati giapponesi nati prima del periodo Meiji si usano le convenzioni classiche dell'onomastica giapponese, secondo cui il cognome precede il nome. "Akashi" è il cognome.
- ^ (EN) Anthony J. Bryant, Sekigahara 1600, the final struggle, Osprey Publishing Ltd, 1995, p. 48, ISBN 1855323958.
- ^ (EN) Akashi Teruzumi, su wiki.samurai-archives.com. URL consultato il 5 giugno 2020 (archiviato dall'url originale il 5 giugno 2020).