Aiulfo | |
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Carta dell'espansione del regno suebo nel corso del V secolo d.C. | |
Re dei Suebi o Svevi di Spagna | |
In carica | 456 – 457 |
Predecessore | Rechiaro |
Successore | Maldraso |
Nascita | ? |
Morte | 457 |
Aiulfo Agiulfo in Spagnolo, Aguiulfo in Portoghese e Aguiúlfo in galiziano (... – 457) è stato re dei Suebi di Gallaecia[1], dal 456 fino alla sua morte.
Origine
[modifica | modifica wikitesto]Secondo il vescovo Idazio era un comandante dei Visigoti che dopo l'esecuzione di Rechiaro si auproclamò re degli Suebi di Gallaecia[2].
Secondo il cronista visigoto, Giordane, Aiulfo era originario della tribù dei Varni (Vir si quidem erat Varnorum stirpe genitus, longe a Gothici sanguinis nobilitate seiunctus)[3].
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nel 456, alleatosi con i Vandali di Genserico, che attaccavano le coste calabre e siciliane, Rechiaro invase i territori della provincia Tarraconense[4], da cui si era ritirato pochi anni prima; ma il nuovo re dei Goti, Teodorico II, in nome del nuovo imperatore, Avito, non lo appoggiò, anzi, con un contingente di Burgundi, passò i Pirenei, lo sconfisse e prese possesso di buona parte del regno suebo per conto dell'impero romano[5]; infatti nella battaglia del fiume Urbicus sconfisse Rechiaro, lo fece prigioniero e, nonostante fossero cognati, lo fece giustiziare[6].
Anche Isidoro di Siviglia, riporta che Rechiaro fu ucciso dai Visigoti di Teodorico II[7].
Dopo la morte di Rechiaro i Visigoti invasero il regno svevo[8], occupando gran parte della penisola iberica[5].
Dopo il sacco di Braga, Aiulfo divenne responsabile del Regno suebo in Gallaecia, con l'appoggio del re dei visigoti Teodorico II, ma secondo Idazio disertò e si autoproclamo re[2], come riportano anche Hispania tardoantigua y visigoda[9] e Ideología, simbolismo y ejercicio del poder real en la monarquía visigoda[10].
Una parte di Svevi però non accettò Aiulfo come re, ma nominò un altro re, Maldraso, figlio di Massila, come conferma Idazio[2]. Aiulfo si trovò a fronteggiare Maldraso, che gli contendeva la corona reale.
Aiulfo si stabilì a Mérida e regnò sul sud del regno, mentre Maldraso regnò sul nord.
Nel mese di giugno del 457, a Castro do Porto, come conferma Idazio, fu assassinato da Maldraso[11] che lo sostituì sul trono[9].
Secondo Giordane, Aiulfo fu attaccato e sconfitto da Teodorico II, che lo catturò e lo giustiziò[12], come conferma anche il Diccionario biográfico español, Real Academia de la Historia.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ La Gallaecia corrispondeva all'incirca alle regioni (comunità autonoma) spagnole di Galizia, delle Asturie, di Cantabria, di Castiglia e León ed il nord del Portogallo.
- ^ a b c (LA) #ES Idatii episcopi Chronicon, pag. 101.
- ^ (LA) #ES Giordane, De origine actibusque Getarum, par. 233.
- ^ Ludwig Schmidt, I suebi, gli alani, e i vandali in Spagna. La dominazione vandalica in Africa 429-533; Storia del mondo medievale, vol. I (anno=1999), pag. 306
- ^ a b Ludwig Schmidt e Christian Pfister, I regni germanici in Gallia; Storia del mondo medievale, vol. I (anno=1999), pag. 280
- ^ (LA) #ES Idatii episcopi Chronicon, pagg. 98 - 100.
- ^ (LA) #ES Isidori Historia Gothorum, Wandalorum, Sueborum, Historia Sueuorum, par. 87 (archiviato dall'url originale il 29 aprile 2024).
- ^ Ernst Barker, L'Italia e l'occidente dal 410 al 476; Storia del mondo medievale, vol. I (anno=1999), pag. 407
- ^ a b (ES) #ES Hispania tardoantigua y visigoda, pagg. 299 e 300.
- ^ (ES) #ES Ideología, simbolismo y ejercicio del poder real en la monarquía visigoda, pagg. 56 e 57.
- ^ (LA) #ES Idatii episcopi Chronicon, pag. 104.
- ^ (LA) #ES Giordane, De origine actibusque Getarum, par. 234.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]Fonti primarie
[modifica | modifica wikitesto]- (LA) #ES Isidori Historia Gothorum, Wandalorum, Sueborum (archiviato dall'url originale il 29 aprile 2024)..
- (LA) #ES Idatii episcopi Chronicon..
- (LA) #ES Giordane, De origine actibusque Getarum..
Letteratura storiografica
[modifica | modifica wikitesto]- Ludwig Schmidt e Christian Pfister, I regni germanici in Gallia, in Storia del mondo medievale, vol. I, 1999, pp. 275–300.
- Ludwig Schmidt, I suebi, gli alani, e i vandali in Spagna. La dominazione vandalica in Africa 429-533, in Storia del mondo medievale, vol. I, 1999, pp. 301–319.
- Ernst Barker, L'Italia e l'occidente dal 410 al 476, in Storia del mondo medievale, vol. I, 1999, pp. 373–419.
- (ES) Hispania tardoantigua y visigoda.
- (ES) Ideología, simbolismo y ejercicio del poder real en la monarquía visigoda.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]- Suebi
- Regno suebo
- Vandali
- Re dei Visigoti
- Imperatori romani
- Tabella cronologica dei regni della Penisola iberica
Collegamenti esterni
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